Salute

Ilva di Taranto: arrivano Clini e Passera, ancora sciopero, alta tensione

Continua lo sciopero di Fim Cisl e Uilm all’Ilva di Taranto con due ore di stop previste per stamane. Presenti alcune centinaia di lavoratori che hanno provveduto a bloccare la statale Appia per Bari e la 106 per Reggio Calabria.

Alla protesta, anche oggi ha deciso di non prendere arte la Fiom Cgil, motivando la decisione con un’immagine contro i magistrati della stessa.


Intanto sale la tensione nel centro di Taranto per il vertice in prefettura sull’Ilva con i ministri dell’Ambiente Clini e dello sviluppo Economico Passera.

La città è parzialmente blindata per evitare disordini, e tutte le strade e l’area intorno alla Prefettura sono state delimitate da transenne.

Impossibile accedervi: la zona è costantemente sorvegliata da polizia, carabinieri, guardia di finanza e polizia municipale.

La decisione di blindare l’incontro è stata presa dal questore di Taranto Enzo Mangini, che teme ci possano essere tensioni mentre si svolgono le manifestazioni dei vari gruppi ambientalisti.

E’ ancora vivo il ricordo di quanto accaduto il 2 agosto.

Intanto più di mille ragazzi ma non solo hanno dato vita in piazza Immacolata nel centro di Taranto, alla manifestazione promossa dal “Comitato cittadini liberi e pensanti”. E’ stato anche osservato un minuto di silenzio per le vittime dell’inquinamento ambientale. Contestazioni per il ministro Clini, mentre ci sono stati molti applausi per il gip Patrizia Todisco.Ilva di Taranto: arrivano Clini e Passera, ancora sciopero, alta tensione

Massimo Battista, uno dei rappresentanti del comitato: “Non ci sentiamo più rappresentati dai politici e dai sindacalisti per questo abbiamo deciso di costituire questo comitato. Siamo stanchi da essere rappresentati da chi ieri era al servizio dell’Ilva pubblica e oggi di quella privata. Tra di noi non ci sono leader ma siamo tutti liberi e pensanti”. “Non si decida più nelle segrete stanze questo non lo possiamo e non lo dobbiamo permettere”.