L’Emilia continua a tremare. Oggi 29 maggio 2012 alle ore 9 una nuova forte scossa di terremoto ha colpito la zona tra Modena e Ferrara. La scossa sismica è stata molto forte. Una magnitudo 5.8 scala Richter. Il terremoto è stato avvertito in molte regioni del nord Italia: dall’Emilia Romagna al Veneto, dalla Lombardia al Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia, in Liguria, Toscana e Umbria.

Numerose le chiamate ai Vigili del Fuoco. Tantissimi gli interventi effettuati nelle zone limitrofe. La scossa è stata registrata dall’INGV l’Istituto Nazionale di Geologia e Vulcanologia.

L’epicentro è in Emilia, nell’area di Modena tra i comuni di Medolla, Mirandola e Cavezzo.

In una nota della Protezione Civile si legge: “A seguito della scossa, di magnitudo 5.8, che alle 9.00 si è verificata nella zona del Modenese il Capo Dipartimento della Protezione Civile ha convocato il Comitato Operativo presso la sede operativa di Via Vitorchiano a Roma.

I comuni prossimi all’epicentro della scossa sono Medolla, Mirandola e Cavezzo. Franco Gabrielli si sta recando nelle aree interessate dall’evento”.

In queste ore sono in corso le verifiche da parte della Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile.

Gli sfollati sono più di 7000. Sono stati allestiti 18 campi di accoglienza. Un totale di circa 700 tende e circa 4mila posti letto.

Tanta la paura dei cittadini di quelle zone. Ancora una volta c’è stata una nuova forte scossa. Il terremoto sembra non dare tregua a una zona già particolarmente devastata.

In questa situazione caotica e di paura è intervenuto Napolitano affermando: “Nessun cittadino deve sentirsi abbandonato”.

“Questo ci dà la certezza – ha ribadito Vasco Errani ringraziando Napolitano – dell’impegno di tutti i livelli della Repubblica affinché in questa emergenza nessuno venga lasciato solo”.

Queste ultime scosse di terremoto vanno a smuovere nuovamene l’animo ferito di centinaia di gente. E’ intervenuto anche il Comandante Antonio Lobianco per chiarire la situazione.

Molti anziani, bambini sono sfollati e dormono nelle macchine o nelle tende.

E’ una situazione psicologicamente molto instabile. Dalle ultime notizie apprendiamo che quattro operai sono stati trovati sotto le macerie a Mirandola.