Intrattenimento

Bossi dimesso: il senatur lascia la Lega

Umberto Bossi, leader veterano della Lega Nord e stretto collaboratore di Silvio Berlusconi, si è dimesso nel bel mezzo di un’inchiesta per corruzione nel suo partito. Le dimissioni seguono quelle di Francesco Belsito, tesoriere del partito milanese, che è stato messo bossi dimissioni senatursotto inchiesta dalla procura con le accuse di frode e illecito finanziamento dei partiti, con presunti pagamenti fatti ai membri della famiglia del signor Bossi.

“Non abbiamo deciso ancora, quando faremo il congresso, allora ve lo dirò”: lo ha detto Umberto Bossi alla domanda se si ricandider

à in autunno alla guida del partito. “La Lega è pericolosa, perché è sotto l’occhio non solo di Roma farabutta che ci ha dato questo tipo di magistrati ma anche della militanza, quindi bisogna fare le cose giuste che interessano la gente”.

 

Bossi, che non è sotto inchiesta, e il signor Belsito, un ex ministro del governo della coalizione con Berlusconi, hanno entrambi negato qualsiasi addebito. Bossi ha due figli, tra cui Renzo, che era stato indicato come suo successore. Hanno negato di aver ricevuto denaro per i lavori di ristrutturazione della casa di famiglia per vacanze e per altre spese che ammontano a migliaia di
euro.

I procuratori di Milano e di Napoli e Reggio Calabria stanno conducendo le indagini che potrebbero coinvolgere presunti legami con la mafia. I procuratori sospettano che Bossi abbia ricevuto anche fondi illeciti nel partito. Bossi si è dimesso per difendere la sua famiglia e il partito.
Bossi, 70 anni, aveva guidato la Lega populista e anti-immigrazione fin dalla sua costituzione nel 1991 e aveva inizialmente cercato l’indipendenza per la “Padania”, nel nord d’Italia, da quello che aveva descritto come il corrotto sud e Roma ladrona.

Queste le parole di Maroni: “C’è stata grande commozione quando Bossi, durante il federale, ha detto che voleva dare le dimissioni. Gli abbiamo chiesto di rinunciare ma è stato irremovibile”.
Roberto Maroni racconta “A Bossi ho detto: Umberto se deciderai di ricandidarti al congresso federale questo autunno io ti sosterrò”.

“Alla fine del Consiglio federale io e Umberto ci siamo lungamente abbracciati”. “Adesso ci mettiamo al lavoro per fare pulizia, andando a guardare i conti e aprendo tutti i cassetti”.

“E’ importante anche che sia stato dato incarico a una società di revisione esterna per la verifica patrimoniale”.