Celentano Sanremo: 2012, video fischi puntata finale
E’ iniziata e finita con gli applausi la seconda apparizione di Celentano a Sanremo, la sera della finalissima. In mezzo però anche tanti fischi e tanta contestazione. Ma alla fine non si poteva pensare che finisse altrimenti, la natura polemica del Molleggiato non può e non deve piacere a tutti.
In leggero ritardo rispetto alle previsioni, Celentano ha fatto la sua comparsa sul palco dell’Ariston. Un ritardo probabilmente calcolato, giusto in tempo per fare in modo che i tifosi di calcio, tanti, sintonizzati sulla partita della Juventus che nel frattempo soffriva ma alla fine vinceva con il Catania, non sottraesse ascolto prezioso al vero evento della serata conclusiva del Festival.
Celentano questa volta è rimasto un po’ meno sul palco, ma la sua esibizione è stata se possibile più intensa. Il suo monologo non ha aggiunto nulla di nuovo, per quel che riguarda i temi trattati, a quelli della prima serata. Chiesa, politica, paradiso, vita, preti, religione.
Il Molleggiato è tornato sulle critiche mossegli durante la settimana, rispondendo punto per punto. Citazioni personali per don Mario, che da Mara Venier lo ha difeso, e frecciatina a travaglio, che non ha capito il senso del suo discorso e si è uniformato alla ‘corporazione dei media’ che gli ha dato addosso in questi giorni.
E’ tornato sulle critiche a quotidiani ad Avvenire e Famiglia Cristiana, sottolineando come non ha mai detto che ‘devono’ chiudere ma che ‘dovrebbero’ chiudere, sottolineando la manipolazione dei media dei modi dei verbi da lui usati. Insomma nessun indicativo, solo un condizionale.
Ha aggiunto che per quanto lo riguarda questi giornali potrebbero anche restare aperti, ma quantomeno dovrebbero cambiare contenuti, o al massimo cambiare testata dal momento che non parlano di ciò che un giornale religioso per gli uomini dovrebbe parlare: vita, paradiso, Dio.
Celentano ha ribadito come il vero senso della vita sia l’immaginazione di cosa ci aspetta dopo la morte, qualcosa di talmente superiore che nessuno di noi può lontanamente immaginare. Ma che proprio questo dovrebbe essere l’esercizio di ognuno di noi: provare a sforzarsi di tracciare un identikit del volto di Dio, per vedere chi si avvicina di più.
Le contestazione sono state forti, con chi gli ha contestato la sua vena di predicatore e che semplicemente gli intimava di non andare avanti. Celentano non ha fatto una piega: solite pause a base di bicchieri d’acqua, sottolineando come il palco dell’Ariston gli secchi la bocca, e un invito ai contestatori. Prima ascoltate cosa ho da dire, dopo fischiate.
Anche tre canzoni per Celentano, una in apertura e una a metà. La più bella quella conclusiva, in coppia con Morandi, trascinata nel finale, con il presentatore di Sanremo che lo ha ringraziato, si è commosso, e che quando è rimasto sul palco da solo ha chiuso con un “Celentano vuole bene a tutti, Adriano non odia nessuno. Ho rivisto tutta la mia carriera durante questa canzone, sin da quando ho iniziato a cantare imitando proprio Adriano. E mi sono emozionato, tanto”. Cala il sipario su Sanremo, il secondo di Morandi, sui blitz di Celentano, su Papaleo, sulle polemiche e su una manifestazione che mostra sempre più una necessità urgente di rinnovamento per non accartocciarsi e restare schiava di se stessa.
http://www.youtube.com/watch?v=eBG1KR6EShQ
I fischianti della di Lei RAI, della CEI e dei giornalettisti di poco conto forse, a S. Remo, non andavano portati, anche perché se Celentano ha detto qualcosa fuori tema si deve riconoscere che è nel giusto, di contro, i summenzionati non hanno di che parlare in quanto appecoronati dal soldo dei di loro paganti, sono costretti a scrivere castronerie di vario genere e non parlare ne sfiorare la verità politica e/o finanziaria nascosta da vile balorderia della casta, cattolici e non. quindi di che si lamentano i ladroni ed i bugiardi elencati in prima riga? Andate a ….!!!
che bello sapere che c’ e’ ancora qualcuno che non abbia la mente imbambolata da quel sonno perenne di cui sono colpiti, purtroppo, troppi italiani. Grande!
C’é stato anche quanche terun.
IPOCRITI!!! Brucia e? e detto sul palco di Sanremo brucia ancora di +! ci vuole un titolo speciale per parlare del Regno di Dio? Il Nazareno era solo il figlio di un falegname e i discepoli erano pescatori e prostitute, di contro, invece i farisei che lo hanno crocifisso avevano i titoli e le tonache. IPOCRITI! non riuscite neppure a controbattere, perchè non potete dimostrare che sono calunnie, così potete ridurvi solo a dire ad un uomo che possiede libertà di parola e di pensiero: “Sei un ignorante, taci!”
Attaccare la casta è sempre peccato !! 😉
Sono d’accordo con tutti i commenti a favore di celentano e delle ipocrisie e finanziamenti armi celati nella casta. si e molto parlato dei processi berlusconi, qualcuno ha piu sentito sentenze riguardanti i cardinali accusati di pedofilia ed abuso di potere? Non mi risulta inoltre che gesu cristo necessitasse di tante proprieta`
Menomale….. fa piacere constatare che non tutti gli italiani sono imbambolati e clero dipendenti….. Celentano ha detto una verità scomoda in un paese di ipocriti… i fischi li facessero ad esempio quando la chiesa demonizza l’uso del preservativo in Africa dove si muore di aids, o quando vengonono chiuse trasmissioni (vedi Biagi e Santoro ) perchè danno fastidio a qualcuno……..
In un paese normale gli ultimi a scandalizzarsi per le parole di Celentano dovrebbero essere proprio i credenti, che dovrebbero trovare ovvio che i giornali “della” Chiesa si occupino un po’ di meno delle cose temporali e un po’ più di quelle spirituali.
Ma l’Italia non è un paese normale, e il presidente della RAI può dire, incurante del ridicolo e senza farci sapere quante lauree avessero gli apostoli, San Francesco ecc., che gli “argomenti alti […] andrebbero toccati […] con ben altro livello intellettuale”.
Bene avrebbe fatto Celentano a non presentarsi sul palco venerdì 17 a commemorare la fine di Giordano Bruno. Alla faccia degli ipocriti. E dei giornalisti che possono predicare solo perché sovvenzionati col pubblico danaro.
Ho scritto: “bene avrebbe fatto Celentano a non presentarsi”. Volevo scrivere “a presentarsi”. Scusate.
Mi auguro che Adriano non lascia cadere quanto ha appena iniziato.
QUESTA NOSTRA SOCIETA’ HA BISOGNO DI UNA GRANDE “SCOSSA” CHE LA RISVEGLI DAL LUNGO SONNO IN CUI SI TROVA.
Il malato inizialmente rifiuta sempre la medicina che lo guarisce.
LUCI