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Harold Camping: data e teoria sulla fine del mondo

La fine del mondo fra tre giorni. Altro che profezia dei Maya, che ci concede ancora un annetto di vita. Secondo il profeta predicatore statunitense Harold Camping, 90enne presidente di Family Stations, un gruppo di tv e radio a carattere religioso della California, la fine del mondo è molto più vicina, prevista addirittura per il 21 ottobre 2011.

Insomma venerdì prossimo. Una data per la quale si prevede, stando a una molto libera interpretazione di date presenti nella Bibbia, che il mondo sarà devastato da una catastrofe e che l’intera popolazione mondiale verrà distrutta. Si salverà soltanto un 2% della popolazione, che verrà richiamata in cielo in base a una selezione estremamente accurata da parte di Dio. Solo i veri credenti si salveranno, e Dio sa già di chi si tratta. Per tutti gli altri non ci sarà scampo. Camping non è nuovo a queste previsioni, che gli hanno già fruttato svariati milioni di dollari in donazioni e in copie di libri venduti. Una carriera la sua, che affonda le radici nel passato. Già nel 1994 annunciò la prima fine del mondo con un libro dal titolo omonimo.

 

Harold Camping: data e teoria sulla fine del mondoQuell’anno l’unica catastrofe che si registra, almeno per noi italiani, è il calcio di rigore sbagliato da Roberto Baggio che ci costò la finale contro il Brasile in Coppa del Mondo. Scherzi a parte, a quelle sono seguite altre previsioni catastrofiche, compresa una del maggio scorso. Anche in questo caso non è avvenuto nulla di ciò che era stato previsto. Ferma restando la libertà di parola e di espressione, viene inevitabile pensare che dovrebbe essere posto un limite alla possibilità di prendere in giro milioni di persone con profezie simili. Harold Campig, a modo suo, potrebbe essere tacciato di procurato allarme. Insomma se qualcuno entra in un ipermercato e urla ‘bomba, bomba’ gettando nel panico i presenti potrebbe essere accusato appunto di procurato allarme. Lo stesso potrebbe essere configurabile in questo caso. Se poi venerdì il mondo dovesse davvero finire, allora porgeremo le nostre scuse a Camping. Sempre nel caso in cui facessimo parte di quel 2% di fortunati eletti. In caso contrario non ne avremo la possibilità. Incrociamo le dita.