Scienza

Piastrine: create in laboratorio


Piastrine: create in laboratorio. I ricercatori del Brigham and Women Hospital (BWH), dopo una serie di studi ed esperimenti, sono riusciti finalmente a ricreare in laboratorio le piastrine. Secondo quanto hanno dichiarato gli studiosi, queste piastrine saranno utilizzate per le trasfusioni fra circa un paio di anni.

Si tratta di uno studio rivoluzionario che potrà consentire la sopravvivenza di tantissimi pazienti. In particolare – spiegano i ricercatori – questa creazione delle piastrine consentirà di lavorare appunto su molti soggetti.

Questa ricerca è stata recentemente pubblicata sulle pagine del magazine scientifico “Blood”.

I ricercatori del Brigham and Women Hospital, dopo anni di studi, sono stati in grado di realizzare un mini bio-reattore in grado di soddisfare il bisogno di piastrine utilizzabili per la trasfusione.

Il coordinatore di questo studio è il dottor Jonathan Thon. Lui stesso in una recente intervista ha dichiarato: “La capacità di generare una fonte alternativa di piastrine umane funzionali praticamente con nessuna trasmissione di malattia rappresenta un cambiamento di paradigma nel modo in cui raccogliamo le piastrine che possono permettere a soddisfare il crescente bisogno di trasfusioni di sangue”.piastrine


L’autore di questo studio è anche il direttore del Kraft Family Blood Donor Center del Dana Farber Cancer Institute presso il Brigham and Women’s Hospital.

Piastrine

Il dottor Thon ha messo in luce l’importanza di questo studio e i risultati raggiunti dopo tantissimi anni di studi ed esperimenti.

Il suo team di medici è dunque riuscito a dare vita in laboratorio a piastrine libere da rischio di contagio.

Questa è la differenza sostanziale che sussiste tra le piastrine create in laboratorio – spiega il coordinatore della ricerca – e quelle che invece arrivano dai donatori.

Ricordiamo anche che le donazioni sono sempre meno e questo mette in pericolo la vita di tanti pazienti che necessitano di trasfusioni.

Queste piastrine artificiali – continua a spiegare il dottor Thon – possono dunque essere una vera e propria soluzione.