Un violentissimo terremoto di magnitudo 6.3 ha devastato questa notte la Cina nordoccidentale. Il sisma si è verificato nella provincia dello Xinjiang.

Il terremoto è stato monitorato dall’Istituto geologico degli Stati Uniti (Usgs), che ha rilevato come la scossa sia avvenuta a 9,8 chilometri di profondità.

Non ci sono ancora conferme ufficiali, ma il timore delle autorità è che il sisma, considerata la sua violenza, abbia potuto mietere molte vittime.

Il sisma ha avuto magnitudo pari a 6,6 gradi della scala Richter ed è stato avvertito nella zona occidentale del Paese, vicino al confine con il Kazakhstan.

Il terremoto in un primo momento era stato definito di magnitudo di 6,5 gradi. Secondo gli esperti ha avuto come epicentro una zona 160km a sud-ovest della città di Shihezi, nella provincia dello Xinjiang.

Sempre secondo i dati raccolti dall’Usgs il sisma è stato registrato alle 05:07 ora locale (le 23:07 in Italia). La scossa sarebbe stata molto superficiale, a soli 9,8km sotto la superficie terrestre.

Un sisma di vaste proporzioni, se si considera che già un terremoto di 6,3 gradi è in grado di causare danni ingenti alle strutture. Al momento sono in corso verifiche per capire se ci sono morti e feriti. Da quantificare anche gli eventuali danni alle cose.

Sarebbero almeno 24 i feriti. Lo riferisce l’agenzia Nuova Cina. Il terremoto è stato avvertito anche nel capoluogo provinciale Urumqi.

Ci sono sicuramente molti animali da pascolo sono morti a causa del crollo delle stalle. Si registrano anche molte frane che hanno bloccato diverse strade e autostrade, rendendo più difficili i soccorsi, ma qualcuno ha già raggiunto alcuni luoghi colpiti dal sisma per allestire tendopoli.

Si tratta di una zona ad alto rischio sismico: bisogna considerare che si tratta di una regione che si trova a 3.500 metri sul livello del mare e che dal 1900 è stata colpita da almeno due terremoti che superavano i 7 gradi della scala Richter.