Salute

Caffè decaffeinato: perché sceglierlo al posto della tazzina tradizionale

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Meno effetti collaterali, maggiore tollerabilità gastrica e nessun impatto sul sonno: il caffè decaffeinato è una valida alternativa alla versione classica.

Come si ottiene il caffè decaffeinato

Il caffè decaffeinato viene realizzato rimuovendo la caffeina dai chicchi di caffè verdi prima della tostatura. Uno dei primi metodi, ideato all’inizio del Novecento da Ludwig Roselius, prevedeva l’uso di diclorometano, una sostanza volatile che si disperde facilmente in fase di essiccazione. Questo procedimento, ancora oggi impiegato, consente di mantenere intatto l’aroma del caffè. In seguito, si è diffuso anche l’uso dell’acetato di etile, considerato meno tossico ma capace di alterare l’aroma finale con note fruttate indesiderate.

Un’alternativa più naturale è l’estrazione ad acqua, in cui i chicchi vengono immersi in acqua calda e filtrati con carboni attivi per trattenere la caffeina. Sebbene privo di solventi chimici, questo processo può modificare il gusto originale. Infine, l’estrazione con anidride carbonica in stato supercritico, pur costosa e poco diffusa, rappresenta una delle tecniche più efficaci per ottenere un decaffeinato di alta qualità senza alterarne le proprietà organolettiche.

Quando preferire il decaffeinato

Il caffè decaffeinato conserva il gusto della bevanda tradizionale ma elimina gran parte degli effetti collaterali legati alla caffeina. E’ una scelta indicata per chi desidera ridurre l’assunzione di stimolanti e per chi soffre di disturbi come insonnia, ipertensione, reflusso gastroesofageo o gastrite. Anche se contiene piccole quantità residue di caffeina, il suo consumo moderato — fino a tre o quattro tazze al giorno — è considerato sicuro dalla maggior parte degli specialisti.

I vantaggi durante sport e riposo

A differenza del caffè tradizionale, il decaffeinato non ha effetti diuretici marcati, aiutando così a mantenere una buona idratazione, importante soprattutto durante l’attività fisica. Inoltre, non stimola il sistema nervoso centrale, evitando l’innalzamento del battito cardiaco o della pressione. Questo lo rende adatto anche in ambito sportivo. Il suo scarso impatto sul sonno lo rende ideale anche nelle ore serali, preservando la qualità del riposo, fondamentale per il recupero fisico.

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