Salute

Dimagrire: ci pensa il cuore con due ormoni

Il cuore ha un ruolo fondamentale nel dimagrimento e nella capacità dell’organismo di bruciare i grassi. Tutto ciò è possibile non solo grazie al fatto che battendo più velocemente durante l’attività fisica, come si sapeva finora, consente a innescare processi metabolici che portano al dimagrimento.

Ma anche perchè, e questa è una novità merito delle ricerche dell’Università Politecnica delle Marche, perché anche in assenza di attività fisica il nostro muscolo cardiaco riesce produrre ormoni.

Si tratta di una scoperta importante e rivoluzionaria, che ha meritato la pubblicazione sul Journal of Clinical Investigation e che dimostra la validità dei ricercatori italiano. Una ricerca importante che potrebbe consentire di battere nuove strade per la ricerca a terapie per l’obesità.

Gli ormoni sono sostanze secrete da cellule specializzate situate nelle ghiandole di secrezione interna delle ghiandole endocrine, o cellule epiteliali e interstiziali il cui scopo è quello di influenzare la funzione di altre cellule. Ci sono anche ormoni che agiscono sulla stessa cellula che sintetizza li (autocrina). Ci sono alcuni ormoni animali e ormoni vegetali quali le auxine, acido abscissico, le citochinine, gibberelline ed etilene.

Gli ormoni prodotti dal cuore sono due. Hanno un vero e proprio effetto anti-grasso. La scoperta è merito di una ricerca coordinata da Riccardo Sarzani e di cui è prima autrice Marica Bordicchia.

Pare proprio che il cuore sia in grado, mediante peptidi natriuretici cardiaci – ANP e BNP prodotti e secreti sia a livello atriale che ventricolare -, di stimolare la lipolisi e la termogenesi negli adipociti, le cellule del tessuto adiposo.

Sarzani spiega le implicazioni della scoperta: finora si sapeva già che il cuore era in grado di produrre ormoni capaci di favorire “l’eliminazione del sale che consumiamo con la dieta, e così facendo contribuiscono a tenere sotto controllo la pressione. Quello che non sapevamo, e che è emerso nel nostro studio, è che questi ormoni agiscono sul tessuto adiposo facendo bruciare il grasso per produrre calore. Il cuore partecipa dunque al metabolismo, ed è una novità importante”.

Sarzani spiega anche quali sono le migliori attività per il cuore: “Ci sono alcune attività fisiche che stimolano la relazione positiva cuore-metabolismo: per esempio nuotare o immergersi in acque non tanto calde”.

Lo scopo dovrebbe essere dunque quello di aumentare il metabolismo basale, in modo da stimolare il meccanismo di consumo energetico attivo anche quando il corpo non è chiamato a funzioni dispendiose come l’attività fisica. L’unico modo di spingere il metabolismo basale a livelli più alti è fare attività fisica.