Salute

Gimbe lancia l’allarme Omicron: a breve molte regioni n zona arancione e rossa

La Fondazione Gimbe avverte l’Italia: la curva dei contagi non accenna a diminuire la sua ascesa e a breve molte Regioni potrebbero ritrovarsi nuovamente in zona arancione o rossa. I vaccini stanno facendo il loro dovere ma non basta: “Le elevate coperture vaccinali ammortizzano in maniera rilevante l’impatto della circolazione virale sui servizi ospedalieri”, spiega il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta. “Tuttavia, l’enorme quantità di nuovi casi in continua crescita sta progressivamente saturando gli ospedali – ha continuato – sia perché incontra una popolazione suscettibile troppo numerosa – parliamo di 2,2 milioni di 0-4 anni non vaccinabili, 8,6 milioni di non vaccinati e oltre 15 milioni in attesa della terza dose – sia, in misura minore, per i fenomeni di escape immunitario della variante Omicron”.

Insomma se la variante Omicron ha il pregio, se così si può dire, di sembrare meno aggressiva e letale, il rovescio della medaglia è che si tratta di una variante estremamente contagiosa. E con i grandi numeri, alla fine le ospedalizzazioni arrivano ugualmente.

E così ci sono molte Regioni a rischio zona arancione dalla prossima settimana. Altre addirittura in rosso:
“Ci troviamo in una fase estremamente critica della pandemia – ha spiegato ancora Cartabellotta – in cui distorte narrative ottimistiche appannano l’insufficienza delle misure per rallentare la curva dei contagi e sottovalutano i rischi per la salute delle persone e per l’economia del Paese”.

“Innanzitutto, l’ingente numero di nuovi casi, in continua crescita, dopo aver mandato in tilt i servizi territoriali sta determinando la progressiva saturazione degli ospedali, con limitazione degli interventi chirurgici programmati – anche in pazienti oncologici – e la riduzione delle capacità assistenziali, anche perché il personale sanitario è ormai allo stremo”. Poi, “l’enorme numero di persone positive sta progressivamente paralizzando numerosi servizi essenziali – ha continuato il presidente di Gimbe – dai trasporti alla scuola, dalla sanità agli uffici pubblici”. E infine, “a meno di ‘iniezioni’ di posti letto dell’ultim’ora o di modifica dei criteri per classificare i pazienti Covid ospedalizzati, entro fine mese numerose Regioni andranno in zona arancione e qualcuna rischia la zona rossa”. Si tratta di “un colore che certificherebbe il fallimento nella gestione della quarta ondata, nonostante la disponibilità di vaccini molto efficaci nel prevenire la malattia grave”.