Medicina

Scompenso cardiaco

Scompenso cardiacoLo scompenso cardiaco è una condizione invalidante e potenzialmente letale, in cui il cuore non riesce a pompare abbastanza sangue nell’organismo. Ciò accade di solito perché il muscolo del cuore, responsabile dell’azione di pompaggio, si indebolisce nel tempo o diventa troppo rigido. Questo provoca un accumulo di liquidi nel polmoni e nei tessuti, con il conseguente danneggiamento dei principali organi.

I sintomi principali sono:

  • affanno;

  • ridotta tolleranza allo sforzo;

  • affaticamento;

  • dispnea;

  • edema (polmonare e/o a carico degli arti inferiori);

  • spossatezza;

  • ritenzione di liquidi.

Il paziente con scompenso cardiaco alterna fasi acute a fasi croniche:

  • la fase acuta è una condizione potenzialmente pericolosa per la sopravvivenza, caratterizzata da rapida insorgenza e/o aggravamento di sintomi e segni di scompenso cardiaco, che richiede un intervento medico immediato e un ricovero ospedaliero in urgenza;

  • la fase cronica è una condizione peggiorativa con sintomi di entità variabile, quali dispnea e spossatezza, che possono influire sulla tolleranza all’attività fisica, e ritenzione di liquidi, che porta a congestione polmonare ed edema periferico. Tali sintomi tendono a peggiorare con l’età e con il susseguirsi degli episodi acuti.

A provocare l’insorgenza dello scompenso cardiaco è generalmente un evento cardiovascolare (es. infarto miocardico) o una patologia pregressa (cardiomiopatia, endocardite, miocardite, malattia delle valvole cardiache etc.), che modificano la struttura cardiaca. In taluni casi la causa rimane ignota.

Secondo i risultati di uno studio del National Health and Nutrition Examination Survey, i principali fattori di rischio per lo scompenso cardiaco sono rappresentati da:

  • fumo di sigaretta (16%);

  • ipertensione arteriosa (10%);

  • obesità (8%);

  • sedentarietà (9%);

  • diabete mellito (3%).

Sono fattori controllabili mettendo in atto sane abitudini di vita, alimentazione corretta e praticando attività fisica regolare.

Dato l’andamento progressivo della malattia e il graduale intensificarsi dei sintomi, è fondamentale una diagnosi tempestiva, che permetta di prevenire e rallentare il decorso della patologia. Riscontrare distintamente il quadro dei sintomi nella pratica clinica, specialmente nelle fasi iniziali della malattia, permette di vivere bene e a lungo ma non è sempre facile: per diagnosticare chiaramente la condizione sono necessari dati obiettivi, ed esami strumentali se necessario.

Tra le indagini strumentali maggiormente indicative ci sono:

  • anamnesi;

  • esame obiettivo (il medico può rilevare gonfiore della vena giugulare, degli arti inferiori, rantoli polmonari, cardiomegalia, segni di edema polmonare acuto, epatomegalia, battito irregolare ecc.);

  • indagini strumentali: il controllo ematico dei livelli di peptide natriuretico tipo B (BNP), controlli ematici di routine, elettrocardiogramma, radiogramma del torace, e ecocardiografia (esame di elezione).

I numeri dello scompenso cardiaco

  • Oltre 26 milioni di persone negli USA e in Europa soffrono di scompenso cardiaco, e questa cifra è in aumento.

  • 1 persona su 5 sopra i 40 anni svilupperà scompenso cardiaco nel corso della sua vita.

  • Lo scompenso cardiaco è la prima causa di ospedalizzazione nelle persone sopra i 65 anni

– 1 paziente su 25 non sopravvive al primo ricovero in ospedale con scompenso cardiaco come diagnosi primaria

– 1 paziente su 10 muore entro 30 giorni dal ricovero

– Fino al 30% dei pazienti morirà entro un anno;Errore: sorgente del riferimento non trovata

– La metà di tutti i pazienti sarà morta entro 5 anni dalla diagnosi;Errore: sorgente del riferimento non trovata,Errore: sorgente del riferimento non trovata

  • Lo scompenso cardiaco provoca 2-3 volte il numero di decessi dovuti a tumori avanzati come quello all’intestino e al seno.

  • Circa 1 persona su 3 confonde i sintomi di scompenso cardiaco con i normali segni dell’invecchiamento.

  • Meno di 1 persona su 10 è in grado di identificare tre sintomi comuni di scompenso cardiaco, tra i quali dispnea grave, gonfiore alle caviglie, rapido aumento di peso e difficoltà di movimento.

  • Quando insorgono i sintomi di scompenso cardiaco, 1 persona su 4 lascia passare una settimana o più prima di consultare un medico, oppure non chiede affatto assistenza medica.Errore: sorgente del riferimento non trovata

  • Ogni anno lo scompenso cardiaco costa all’economia mondiale più di 100 miliardi di Euro, una cifra destinata a raddoppiare entro il 2030.Errore: sorgente del riferimento non trovata