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E-cat Rossi: news fonte di energia pulita a basso costo

Non è apparso sugli Annalen der Physik come gli articoli di Einstein che hanno rivoluzionato la fisica nel Ventesimo secolo, ma la portata dell’articolo scientifico uscito oggi, che dimostra la scoperta di una forma di energia completamente nuova, è enorme, e può rivoluzionare sia la fisica sia il mondo dell’energia, come successo a suo tempo con la pila atomica di Fermi.


L’articolo in questione, pubblicato su arXiv al termine di un lungo processo di peer review, aveva come scopo la misura, effettuata per la prima volta in modo accurato e al di là di ogni ragionevole dubbio, delle prestazioni energetiche di un nuovo generatore termico: l’“E-Cat ad alta temperatura”, o Hot Cat, inventato recentemente dall’ingegnere italiano Andrea Rossi.

I risultati delle misurazioni, descritti in modo dettagliato nell’articolo insieme ai relativi calcoli, dimostrano in modo inequivocabile come l’E-Cat ad alta temperatura sia una potente sorgente di energia non convenzionale, pulita e sfruttabile commercialmente, che si colloca in una regione intermedia fra le sorgenti di energia di tipo chimico e quelle di tipo nucleare. Non esistono, cioè, altri processi conosciuti che possono spiegare la quantità di calore prodotto.

Tutte le misure e le successive elaborazioni dei dati sono state effettuate da un team internazionale comprendente professori universitari ed esperti dei vari settori coinvolti: fisici nucleari, fisici delle particelle, fisici teorici, chimici, ingegneri, esperti di misure elettriche, etc. Fra gli autori dell’articolo vi è anche Hanno Essén, un fisico teorico scettico per eccellenza, essendo stato fino al 2011 presidente della Swedish Skeptic’s Society, l’equivalente del nostro Cicap.

Il reattore di Rossi funziona utilizzando come combustibili e reagenti polvere di nichel, idrogeno e un catalizzatore segreto. Il tutto è contenuto in cilindri di acciaio, e le reazioni vengono innescate riscaldando i suddetti ingredienti con una resistenza elettrica. Una volta partite le reazioni, il reattore può funzionare per gran parte del tempo in autosostentamento, cioè utilizzando come energia in ingresso parte della notevolissima quantità di calore in eccesso prodotto.

Le misure ad alta precisione documentate nell’articolo, relative al calore fornito in uscita dall’apparato e sull’energia elettrica immessa in ingresso per farlo funzionare, si riferiscono a due test effettuati negli scorsi mesi di dicembre e marzo, della durata rispettivamente di 96 e 116 ore continuative, cioè di 4-5 giorni ciascuno, ed il tutto è stato anche videoregistrato. Misure analoghe sono state compiute, come ulteriore verifica, anche sull’Hot Cat privato della carica di combustibile e, in tal caso, non si è prodotto alcun calore in eccesso.

In uno dei due test, sono stati prodotti dal reattore 160 kWh termici a fronte di appena 35 kWh termici immessi in ingresso (dato che una resistenza elettrica trasforma il 99% dell’energia elettrica in calore). Ciò corrisponde a un Cop, o Coefficiente di prestazione, calcolato dagli autori essere pari a 5,6: vuol dire che il reattore può moltiplicare l’energia termica fornita in ingresso di circa sei volte, con evidenti applicazioni per il teleriscaldamento, la generazione elettrica, etc.

Va sottolineata la semplicità della tecnica di misura dell’energia prodotta, resa possibile dall’alta temperatura, finanche di 800 °C, raggiunta dal reattore. Gran parte di tale energia, infatti, è emessa per irraggiamento, e viene calcolata con la legge di Stefan-Boltzmann, che fornisce il calore emesso da un corpo nero di cui sia nota la temperatura superficiale, in questo caso misurata con una termocamera operante nell’infrarosso ed avente un errore inferiore all’1%.
E-cat Rossi: news fonte di energia pulita a basso costo
Sono state misurate anche la densità di potenza e di energia termica prodotte dal reattore, risultate pari, rispettivamente, a 530 kW/kg ed a 61.000 kWh/kg. Paragonandole a quelle delle sorgenti energetiche convenzionali riportate sul cosiddetto “diagramma di Ragone”, si può mostrare in modo molto elegante che l’E-Cat è un’invenzione funzionante con un tipo di reazioni completamente diverse da quelle chimiche, che sono di circa 1.000 volte meno energetiche.

I suddetti valori di densità di potenza e di energia termica determinati per l’E-Cat sono di per sé rivoluzionari, in quanto evidenziano l’esistenza di una nuova classe di reazioni che non sono né chimiche né nucleari, almeno non nel senso finora conosciuto. E rappresentano addirittura solo un limite inferiore, non i valori reali – evidentemente più grandi – poiché il test è stato interrotto in maniera deliberata fermando il reattore, non per l’esaurimento del combustibile.

Pertanto, le applicazioni civili di questa invenzione sono paragonabili a quelle della pila atomica di Fermi, il reattore che a metà del secolo scorso ha inaugurato l’inizio dell’era nucleare. Infatti, a differenza delle reazioni di fissione, le reazioni Lenr (Low Energy Nuclear Reactions) che sono alla base del funzionamento dell’E-Cat non producono né radioattività né scorie, e non possono essere usate per produrre ordigni di potenza devastante come una bomba atomica.

Ecco, infine, l’elenco dei firmatari dell’articolo con le rispettive affiliazioni: Hanno Essén (fisico teorico, Royal Institute of Technology, Stoccolma), Evelyn Foschi (fisica esperta di radioprotezione, già Università di Bologna), Torbjörn Hartman (ingegnere senior presso lo Svedberg Laboratory, Uppsala), Bo Höistad (fisico delle particelle, professore all’Università di Uppsala), Giuseppe Levi (fisico nucleare, Università di Bologna e associato dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare), Roland Pettersson (già professore di Chimica presso l’Università di Uppsala), Lars Tegnér (professore al Dipartimento di Ingegneria Elettrica, Università di Uppsala).