Intrattenimento

La Tares: nuova tassa rifiuti 2013 sostituisce Tarsu, quanto costa

Gli italiani in questo inizio 2013, con le elezioni politiche a febbraio alle porte, si chiedono cosa comporterà per le loro tasche la nuova tassa sui rifiuti, chiamata Tares.


Si tratta della temutissima tassa che andrà a sostituire la già pesante attuale Tarsu (tassa asporto rifiuti) e la Tia (tariffa di igiene ambientale).

 

Secondo le previsioni e le stime degli esperti, il nuovo balzello assicurerà allo Stato 8 miliardi di gettito e ai cittadini costerà 1,9 miliardi in più. Le previsioni sono state fatte dall’Ufficio Studi della Cgia di Mestre.

 

La stima è il risultato della differenza tra il costo complessivo del servizio (7 miliardi), e le entrate di Tarsu e Tia 6,1 miliardi) cui va aggiunto il miliardo derivante dall’applicazione dello 0.30 euro per mq in più previsto dalla Tares.

 

A proposito di nuove tasse, riguardo gli articoli apparsi oggi su alcune testate on line italiane che parlavano di una “bocciatura” dell’Imu da parte della Commissione europea, il portavoce del commissario Ue agli Affari sociali, Andor rettifica la notizia.

 

Il Commissario precisa: “E’ importante sottolineare che l’analisi del rapporto odierno sull’impatto sulla povertà della tassa sulla proprietà italiana riguarda la situazione del 2006, e non la nuova tassa”. Il rapporto indica che l’impatto (dell’Ici, allora in vigore) è stato molto lieve.

La Tares: nuova tassa rifiuti 2013 sostituisce Tarsu, quanto costa

L’Imu per essere più equa e quindi per avere un effetto redistributivo deve essere modificata in senso più progressivo. Lo scrive l’Ue nel rapporto 2012 “Occupazione e sviluppi sociali”. Dovrebbero, per esempio, esser aggiornati i valori catastali degli immobili: nonostante sia già stato un passo in avanti l’aumento del 60% dei valori del reddito catastale, si tratta di un aumento proporzionale e non progressivo legato al reale valore di mercato degli immobili, e che quindi non riduce le diseguaglianze di reddito. Dovrebbero esser introdotte deduzioni non basate sul reddito, e migliorare la definizione di residenza principale e secondaria.