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Olimpiadi 2012 ginnastica artistica: Vanessa Ferrari video, la medaglia è di legno

Il giorno dopo la delusione di Vanessa Ferrari per quella medaglia sfumata a causa di un regolamento e probabilmente per una errata valutazione dei giudici brucia ancora. Al punto che starebbe portando la ginnasta azzurra a pensare al ritiro.

Il suo risultato, un terzo posto ex aequo che però vale solo un quarto per la maggiore importanza del regolamento dato all’esecuzione, è pillola sufficientemente amara da far venir voglia di dire ‘basta così’.

Vanessa Ferrari però dovrà decidere a mente fredda, e il calore dei tantissimi tifosi che hanno seguito le sue imprese le sarà certamente di aiuto. Online la ginnastica artistica alle Olimpiadi di Londra 2012 è stata tra le più cercate, paragonabile forse solo alla finale dei cento e duecento metri di Bolt e compagni.


Questo deve far riflettere un movimento spesso considerato di secondo piano rispetto agli sport cosiddetti maggiori, e che invece attira molti consensi. Vanessa Ferrari e Carlotta Ferlito sono state le protagoniste di questa Olimpiade, in cui non sono arrivate le medaglie ma sono arrivati netti miglioramenti sia nelle gare individuali che nelle gare a squadre.

La medaglia di bronzo di Vanessa sarebbe stato il completamento ideale, ma purtroppo non è arrivata per sfortuna e anche per un po’ di ingiustizia, regolamentare e in sede di giudizio.

Negli sport in cui l’esito non dipende esclusivamente dalla prestazione ma anche dal giudizio dei giurati, può accadere. Vanessa lo sa, ma questo difficilmente può bastare a rendere meno amara questa fine di Olimpiade 2012.

Vediamo cosa è accaduto nella gara:

Vanessa Ferrari e Tania Cagnotto potrebbero diventare amiche e raccontarsi le sensazioni di una medaglia che sembrava a un passo e che è svanita per un nonnulla.

Come Tania Cagnotto nei tuffi, anche Vanessa Ferrari perde il bronzo nella gara di ginnastica artistica di oggi. Glielo soffia la russa Mustafina che capitalizza il miglior punteggio nell’esecuzione: 8.700 contro 9.000.

Alla fine la beffa per Vanessa Ferrari è forse ancora maggiore rispetto a quella di Tania Cagnotto, considerato che la tuffatrice, anche se di poco, aveva un punteggio inferiore alla terza classificata.

Vanessa invece no: il punteggio totale è stato lo stesso, 14.900, ma Vanessa, pur avendo un valore più grande di difficoltà tecnica nei confronti dell’avversaria, 6.200 contro 5.900, si piazza quarta perché il regolamento privilegia l’esecuzione.

Un vero peccato perchè la sensazione che Vanessa potesse andare a medaglia la si aveva alla vigilia e la prova di oggi ha confermato che si trattava di sensazioni giuste.

La sua prova è stata buona, fatta eccezione per alcune piccole imprecisioni: un passettino laterale sulla prima diagonale, un arrivo impreciso sulla seconda.

Praticamente perfetta invece nella terza e nella quarta. Bene la Mustafina che obiettivamente ha realizzato anche una parte artistica più bella.

E infatti la sua esecuzione è valutata 3 decimi superiore. Medaglia d’oro alla statunitense Raisman, con 15.600, argento alla romena Ponor, 15.200.

Il miglioramento rispetto a Pechino è netto: 11° nel concorso individuale e 10° con la squadra. Quest’anno invece ottavo a squadre e quarto individuale. Ci sarebbe di che essere soddisfatti, ma ovviamente una medaglia sfumata per così poco non la si può ignorare: “A Pechino ero andata un po’ fuori di testa – aveva detto prima della gara Vanessa – e poi ero furiosa per l’infortunio al tendine d’ Achille”.

“Sono diverse gare che prendo la medaglia di legno, stavolta ci credevo. Sono convinta di aver fatto un esercizio da 15, quando ho visto 14.900 ci sono rimasta male”. “La Ponor non doveva esserci: ha fatto un errore in qualificazione, la sua presenza in finale non ci è piaciuta. Il regolamento? Lo conoscevo. La Ponor ha fatto una prestazione da 15, come, però a lei hanno dato 15.2 e a me 14.9, vorrei sapere perchè”. “E devo anche fare l’antidoping, come se avessi vinto la medaglia”. Forza Vanessa, hai fatto sognare una nazione intera con i tuoi volteggi, l’Italia la sua medaglia intorno al collo te l’ha già messa da un pezzo. Ed è d’oro, altro che di legno.

http://www.youtube.com/watch?v=lZqVShQmQlI