Salute

Bpco: fumatori a rischio, causa e cura

I ricercatori dell’Ibim-Cnr e dell’Ismett di Palermo e dell’Università di Pittsburgh, hanno scoperto la causa della broncopneumopatia cronica ostruttiva. Di che si tratta? Una riduzione della molecola ‘beta defensina 2.

La BPCO che cos’è? E’ una malattia polmonare progressiva, non completamente reversibile. La BPCO ostruisce le vie aeree, rendendo difficoltosa la respirazione.

Lo studio è di recente apparso sulle pagine della rivista scientifica “PlosOne”. I soggetti più a rischio sono ovviamente i fumatori ed in particolare quelli accaniti.

Questi i sintomi dei pazienti affetti da BPCO:
-tosse
-asma
-mancanza di fiato.

Questi i dati forniti dall’Organizzazione Mondiale per la Sanità. Si calcola che quasi ogni anno 400,000 persone muoiono di BPCO per l’esposizione ai fumi combustibili.


Il dottor Mark Gjomarkaj dell’Ibim-Cnr di Palermo ha dichiarato: “Questo difetto difensivo sposterebbe il baluardo anti-infettivo nelle vie aeree distali di calibro inferiore generando così un elevato carico infiammatorio in un’area del polmone strutturalmente molto più delicata e vicina al settore deputato agli scambi gassosi”.

La ricerca condotta dagli studiosi ha utilizzato un approccio combinato ex-vivo e in vitro. Gli scienziati esaminano campioni chirurgici provenienti da pazienti affetti da Bpco.

Ma come si cura la BPCO? Ci sono 4 possibili terapie:
-accertamento e monitoraggio della malattia,
-riduzione dei fattori di rischio,
-trattare la BPCO in fase di stabilità tramite interventi farmacologici e non farmacologici
-trattare le esacerbazioni acute.

I ricercatori spiegano dunque che non bisgona trascurare i sintomi nel breve e lungo periodo.

Volete ridurre il rischio di BPCO o rallentarne la progressione? L’unico modo è smettere di fumare.