Non un granché l’affluenza alle urne nei 768 Comuni, appartenenti a regioni a statuto ordinario, in cui si vota oggi e domani. Alle ore 12 si registra una percentuale del 13,06%.

Peggio di almeno due punti (15,48%) rispetto alle precedenti elezioni amministrative. Pochi elettori anche rispetto alle precedenti comunali. Scarsa affluenza soprattutto in Regioni governate dal centrosinistra come Emilia-Romagna (15,15% rispetto al 19,48%), Toscana (9,89% rispetto al 13,16%) e Puglia (13,13% rispetto al 16,06%).

Va detto che comunque è proprio in Emilia-Romagna, tra le regioni a statuto ordinario, che si registra la percentuale più alta dell’affluenza alle urne alle ore 12. Poi a seguire altre tre regioni del Nord: Veneto (13,91%), Lombardia (13,86%) e Piemonte (13,75%). Il primato negativo alla Toscana.

Per quanto riguarda le regioni a statuto speciale, la percentuale di affluenza alle urne alle ore 12 è stata oltre il 13% nel Friuli Venezia Giulia. Male anche nell’altra regione a statuto speciale, la Sicilia, dove si è registrata una percentuale inferiore all’8% (7,61%).

Si vota oggi 6 maggio, dalle ore 8.00 alle ore 22.00, e domani 7, dalle ore 7.00 alle ore 15.00, le elezioni amministrative nelle Regioni a statuto ordinario.

I cittadini sono chiamati alle urne per le elezioni del sindaco e del consiglio comunale di 768 comuni, di cui 22 capoluoghi di provincia: Alessandria, Asti, Cuneo, Como, Monza, Belluno, Verona, Genova, La Spezia, Parma, Piacenza, Lucca, Pistoia, Frosinone, Rieti, L’Aquila, Isernia, Brindisi, Lecce, Taranto, Trani e Catanzaro.

I comuni coinvolti nel voto sono: Alessandria, Asti, Cuneo, Como, Monza, Belluno, Verona, Genova, La Spezia, Parma, Piacenza, Lucca, Pistoia, Frosinone, Rieti, L’Aquila, Isernia, Brindisi, Lecce, Taranto, Trani, Catanzaro. I comuni capoluogo dove si vota delle regioni a statuto speciale sono: Gorizia, Agrigento, Palermo, Trapani.

In Sardegna si si vota sull’abolizione delle quattro province di più recente costituzione, del cda degli enti strumentali e agenzie della Regione, sull’elezione diretta del presidente della Regione, sulla riscrittura dello statuto di autonomia affidata a un’assemblea costituente eletta dai sardi a suffragio universale e sulla riduzione da 80 a 50 del numero dei componenti del Consiglio regionale. Lo scrutinio comincerà il giorno successivo al voto, il 7 alle 7 e dovrà concludersi entro le 24.

Saranno disponibili in tempo reale i dati di affluenza e i primi rilevamenti di voto. A mezzo giorno gli elettori sono 7.197.945. Vi terremo aggiornati sulla situazione nelle prossime ore.