Salute

Specializzandi: ultime decisioni sulle tasse

Soddisfazione con riserva.Specializzandi: ultime decisioni sulle tasse E’ questo il sentimento degli specializzandi dopo l’ottenimento della cancellazione alla Camera dei Deputati della tassazione sulle borse di studio prevista dal Decreto semplificazioni.

Una decisione che è stata presa come una buona notizia dall’Ordine provinciale dei Medici-Chirurghi e Odontoiatri di Roma. D’altra parte le prime decisioni del Governo erano per loro inaccettabili, e infatti le proteste si erano fatte sentire vibranti.

Inevitabile dunque che l’Ordine si schierasse da subito con la protesta contro il provvedimento del Governo. Allora perchè soddisfazione con riserva? Perchè secondo l’Ordine romano non va ancora bene la disparità di trattamento fiscale che permane nei confronti degli specializzandi in medicina generale”.

Secondo i medici: “la borsa di studio per gli specializzandi in medicina generale ha un importo lordo annuo pari a circa 11.600 euro ed è sempre stata tassata con l’IRPEF che riduce il netto percepito a meno di 850 euro mensili. Come conseguenza, questi specializzandi si trovano nella situazione paradossale di vedersi tassare le borse di studio mentre sono esenti da imposizione fiscale quelle dei loro colleghi in altre specializzazioni, anche se di importi maggiori. In questo modo si mantiene una disparità di trattamento tra le diverse componenti giovanili della medicina e una sostanziale iniquità fiscale”.

Roberto Lala, Presidente dell’Ordine spiega ancora meglio la situazione e il punto di vista della categoria: “Dopo il recepimento da parte della Camera delle sacrosante ragioni degli specializzandi che ieri hanno manifestato in massa e in tutta Italia, è ora doveroso che il Governo e il Parlamento affrontino e risolvano anche questa illogica e ingiusta disparità che, non da oggi, pesa sulla condizione e sul futuro dei giovani medici in formazione di medicina generale. Si tratta di rivedere la normativa nazionale in materia e di rendere omogenea la sua applicazione a livello regionale, per tutte le componenti mediche in formazione e per tutte le borse di studio in questo campo. E’ un passo indispensabile per non far degradare il livello di professionalità del nostro Servizio Sanitario, nonchè per cominciare a rendere più equo e semplice il Fisco in questo Paese”.


Dello stesso parere Virgilio De Bono, Consigliere dell’Ordine e Presidente della Commissione Giovani e Futuro Lavorativo: “Vogliamo indagare a fondo la situazione economica degli specializzandi in medicina generale, quella che opera sul territorio con grande trasversalità. Dal pronto soccorso alla clinica, fino alle importanti manovre chirurgiche. Questa non può e non deve essere relegata a una sorta di serie B. Oltre al danno patito dal giovane medico bisogna pensare a quello che ricade sul cittadino-paziente, il quale nell’immediato futuro dovrà fare i conti con una medicina territoriale, quindi essenziale, formata male. Il Parlamento in questi giorni è stato capace di ascoltarci: adesso – deve affrontare la questione nel suo complesso”.

Le prossime settimane saranno decisive per capire se le richieste dell’ordine verranno accolte nella loro interezza.