Il tabagismo è una delle dipendenze più diffuse al mondo: provoca gravi danni a cuore, polmoni e cervello. Smettere resta difficile ma possibile.
Cos’è il tabagismo e perché si sviluppa
Il termine tabagismo indica la dipendenza dal fumo di tabacco, un fenomeno che coinvolge milioni di persone. Spesso si inizia per gioco o imitazione, ma la nicotina, potente alcaloide, crea una dipendenza chimica e psicologica che trasforma un’abitudine in tossicodipendenza vera e propria.
I rischi per la salute
Chi fuma sottovaluta spesso le conseguenze. Il tabagismo aumenta il rischio di tumori (polmone, rene, pancreas, stomaco, vescica), favorisce malattie cardiovascolari e respiratorie come la BPCO, accelera l’invecchiamento e riduce l’aspettativa di vita. Anche il fumo passivo è pericoloso: espone i non fumatori a un rischio maggiore di sviluppare patologie gravi.
Farmaci e strategie per smettere
Smettere non è semplice, perché la sospensione improvvisa provoca sindrome da astinenza con ansia, depressione e calo dell’umore. Oltre alla forza di volontà, possono essere utili farmaci sostitutivi della nicotina o terapie comportamentali nei centri specializzati. Gli esperti ricordano che il tabagismo è a tutti gli effetti una forma di tossicodipendenza e va affrontato come tale.