
Bruciore allo sterno, tosse notturna e acidità in bocca possono indicare la presenza di reflusso: i consigli degli esperti per riconoscerlo e affrontarlo.
I sintomi tipici del reflusso
Il reflusso gastroesofageo è un disturbo piuttosto diffuso in Europa, con una prevalenza compresa tra il 10% e il 20% della popolazione. Si verifica quando i succhi gastrici risalgono dallo stomaco verso l’esofago, provocando fastidi localizzati nella parte alta dell’addome e nella zona retrosternale.
I sintomi più ricorrenti includono bruciore, rigurgito acido, senso di acidità alla bocca e raucedine. In alcuni casi possono comparire anche episodi di tosse, specialmente notturni, dovuti alla posizione sdraiata che facilita la risalita degli acidi. Come spiegano gli specialisti, è importante distinguere questi segnali da quelli legati ad altri disturbi gastrointestinali: un dolore associato a stipsi o diarrea, ad esempio, è più spesso riconducibile al colon irritabile.
Gli esami per confermare la diagnosi
Nei casi in cui la sintomatologia persista nonostante una prima cura con inibitori della pompa protonica, il medico può prescrivere esami più approfonditi. Tra questi vi è la gastroscopia, utile per osservare direttamente eventuali infiammazioni all’esofago (esofagite), e la pH-impedenzometria, che consente di monitorare il tipo e la durata del reflusso, valutando la sua correlazione con i disturbi riferiti dal paziente.
Di solito si tratta di reflusso acido, trattabile con farmaci antiacido ma in alcuni casi si manifesta un reflusso basico, che origina dal duodeno e richiede un approccio differente.
I cibi da evitare e quelli consentiti
La gestione del reflusso passa anche da un’attenzione particolare all’alimentazione. Per orientare le scelte alimentari, i medici propongono una sorta di “dieta a semaforo”: gli alimenti vengono classificati in tre categorie a seconda della loro tollerabilità.
Sono etichettati in rosso gli alimenti da limitare drasticamente, come i fritti e i piatti particolarmente grassi, gli agrumi, l’aceto e il caffè. Questi ultimi possono favorire il rilassamento dello sfintere esofageo e facilitare il reflusso.
Nella fascia arancione si trovano cibi da assumere con cautela: cioccolato, uova (non fritte) e latticini magri come la ricotta. Il verde contrassegna gli alimenti ben tollerati: verdure, cereali integrali, carni bianche e pomodori cotti.
Le cotture più consigliate? Meglio evitare salse, spezie e intingoli: sono preferibili la cottura al vapore, al cartoccio o alla griglia, suggeriscono i medici.