Interviste Salute

Mangiare bene ma con qualche ‘sgarro’: la filosofia della dott.ssa Maria Chiara Anelli

Cibo sano sì, ma concedendo ogni tanto qualcosa al palato. La Dott.ssa Maria Chiara Anelli lavora nel campo della nutrizione ed educazione alimentare, avvalendosi non solo delle specifiche competenze specialistiche acquisite in ambito accademico, ma anche delle nozioni consolidate sul campo di ricerca in Chimica degli Alimenti. Iscritta all’Ordine Nazionale dei Biologi, ha conseguito il titolo di Laurea Specialistica con lode in Scienza della Nutrizione Umana presso l’Università di Roma Tor Vergata, nonché precedentemente il titolo di Laurea quinquennale a ciclo unico in Farmacia presso l’Università di Roma La Sapienza. Dal 2010 collabora assiduamente presso il dipartimento di dietologia speciale presso il Policlinico Umberto I di Roma. Il servizio di consulenza nutrizionale offerto consiste nell’elaborazione di un programma alimentare personalizzato, formulato sulla valutazione del profilo nutrizionale, le abitudini, il carattere e i gusti del paziente. Tale programma mira a sposare le esigenze del paziente con l’acquisizione di uno stile di vita e di alimentazione sano e preventivo delle malattie, destinato a divenire, dolcemente e naturalmente, un’abitudine vitalizia.

Qual è il suo rapporto con la salute e il benessere al di fuori della sua professione?

E’ quasi impossibile prescindere dalle mie competenze professionali in ambito privato, soprattutto perché esercito questo lavoro con tutta la passione e la dedizione di cui dispongo. L’equilibrio a cui miro è inserire le competenze in una serena quotidianità: nella spesa, nella preparazione dei cibi e anche e soprattutto negli iter medici personali. A parte questo, proprio come dico ai miei pazienti, è bene ogni tanto “staccare” le molle: altro modo per dire che mi sento giustificata a qualche sgarro da gran golosona quale sono!

I suoi pazienti: quali sono le loro necessità più frequenti?Maria Chiara Anelli

Una buona metà desidera e necessita realmente di un calo ponderale, nell’altra ci sono casi molto variabili: patologie specifiche, casi di sottopeso, ma anche, con mia particolare ammirazione, persone assolutamente normopeso con l’intento di “imparare a mangiare bene”.

Dieta vegetariana e vegana: maggiori i pro o i contro?

Qui si aprirebbe un mondo, ma per farla breve direi che una dieta vegetariana, se ben gestita, può preservare dall’accumulo di eccesso di colesterolo e dall’invecchiamento precoce, dato il suo alto potere antiossidante. Può avere come contro una carenza di oligoelementi, soprattutto Ferro, che consiglio di tenere sotto controllo a chi la segue. La dieta vegana è più complessa perché bisogna gestirla e organizzarla in modo da assicurare al corpo il giusto apporto di nutrienti (soprattutto proteici) e di alcune vitamine ed oligoelementi più abbondanti nel mondo animale.

Crede nei rimedi naturali?

Anche qui ci sarebbe molto da parlare poiché in ambito scientifico è sempre bene essere chiari, a costo di una maggior lungaggine. Per rimedio naturale posso intendere anche l’estratto del salice (che contiene l’acido salicilico), dunque, chi mai non crede nell’effetto dell’aspirina? Ecco, dunque, che per quanto ne so, dalla natura abbiamo imparato l’estrazione e l’effetto delle molecole bioattive. In essa le ritroviamo non purificate (come nei farmaci) e impareggiabilmente miscelate con una carica molto più bassa che ne diminuisce anche gli effetti collaterali. Pertanto non c’è nemmeno da chiedersi se si crede o no, come fossero delle fate, è pura scienza. Non c’è migliore o peggiore, dipende di cosa un individuo ha bisogno.

Siamo nel 2020: quale incredibile notizia sulla salute vorrebbe sentire al Tg?

Vorrei che la consapevolezza e l’educazione alimentare potessero abbattere la spesa sanitaria.

Cosa pensa dei rimedi omeopatici?

Rappresentano un ramo della medicina che, se ben applicato, può avere degli effetti molto significativi.

Tutti vogliono sapere come dimagrire e come perdere peso velocemente: che consigli darebbe?

“Velocemente” è un termine che induce spessissimo a fare danni talora irreparabili. Consiglio di rispettare i tempi dei processi naturali: come una piantina ha bisogno del suo tempo per crescere e fiorire, così il nostro corpo ha delle esigenze temporali che non è giusto travalicare.

Qual è la sua ricetta per stare bene?

Prima di tutto trovare l’equilibrio personale, alimentarsi con consapevolezza e serenità ed essere sempre attivi, facendo di ogni pretesto un’occasione per muoversi un po’.