Il via libera è arrivato dopo un lungo travaglio dalla settima Commissione di Palazzo Madama ‘Istruzione pubblica, beni culturali’. Dunque il testo che “riconosce la dislessia, la disgrafia/disortografia e la discalculia, denominate ‘Dsa’, come difficoltà specifiche di apprendimento è realtà, e va detto che l’approvazione è giunta all’unanimità.
Si tratta di disturbi che si manifestano in presenza di capacità cognitive adeguate, in assenza di patologie neurologiche e di deficit sensoriali”. Il testo è stato presentato dalla relatrice Vittoria Franco del Pd.