Categories: Intrattenimento

Tfa speciale 2013: è scontro generazionale

In attesa di ulteriori comunicazioni da parte del Ministero sul Tfa Speciale 2013, la polemica si sposta sul web dove aspiranti docenti e insegnanti già in servizio cercano di far valere le proprie ragioni.

Molti, come Simone, sottolineano come purtroppo in Italia nessuno valuta la “qualità” del servizio che un insegnante svolge. Qualcuno evidenzia come nelle proprie esperienze lavorative abbia avuto a che fare con molti insegnanti abilitati che hanno superato un test d’ingresso, esami ecc. (quindi secondo molti “meritevoli”), assolutamente incapaci di confrontarsi con i ragazzi, non in grado di gestire le dinamiche della classe, incapaci di argomentare in modo corretto e con la metodologia esatta le proprie conoscenze, in difficoltà nelle relazioni con i colleghi.


Insomma insegnanti non adatti a fare questo mestiere, che ogni anno recano danno alla scuola. Alcuni insegnanti sono convinti che una persona può essere un ottimo ricercatore, un genio, ma non è detto che sia un buon insegnante.

Insomma la meritocrazia non coincide con l’aver superato un test a “crocette”. Alcuni lettori sottolineano come molti tra gli insegnanti che sperano nel PAS non sono rientrati nei corsi SSIS (ultimo ciclo nel 2007) o nel TFA ordinario perché magari non hanno fatto un master, non hanno un dottorato di ricerca, non hanno svolto dei corsi post lauream. In definitiva non avevano sufficienti titoli, magari solo per difficoltà economiche.

Ci si chiede anche chi dovrebbe valutare il lavoro. Un elemento da valutare per non buttare al vento ancora soldi preziosi e impoverire ulteriormente risorse economiche da destinare alla Scuola. La soluzione sarebbe iniziare a non far andare gli insegnanti in pensione a 70 anni, impedendo un ricambio generazionale e facendo del male a persone che hanno 50-60 anni di più dei propri alunni.

Questo invece il parere di Antonia: “Ho 23 anni di servizio, 2 concorsi di cui uno ordinario per le superiori che non è stato superato per 27/28….2 master sulla biologia del territorio, tre pubblicazioni scientifiche (sono ancora una ricercatrice botanica per amore, non per lucro). Da anni faccio parte dell’ANISN che si occupa di portare nelle scuole le scienze applicate e sperimentali, Ho esperienza su campo riguardo l’Educazione ambientale….corsi di aggiornamento di cui ho attestato e riconoscimento, non ho potuto per questioni familiari fare la SSIS (vedova, due figli a carico)perchè la sede era a più di 200 Km, non sono potuta entrare per strani raggiri (accozzi) negli ultimi Corsi abilitanti mi mancavano una manciata di giorni per potervi accedere (poi sono entrati i favoriti… siamo in Italia. Non ho superato gli ultimi TFA ordinari: ho insegnato per 23 anni teorema di Pitagora ed Euclide, le quattro operazioni, la geometria piana e quella solida… non ho mai insegnato integrali, studio di Funzione e Limiti. Ora mi vedo anche offesa dopo già oltre 13 anni di cattedra annuale, sfruttata con le dimissioni al 30 giugno e una misera e umiliante disoccupazione che mi permette appena e con dignità di campare i miei figli. Mi vedo offesa dopo viaggi estenuanti non risarciti (quest’anno 140 km al giorno per sede fuori residenza) da un manipolo di prepotenti come voi che osano pensare che siamo incopetenti e non idonei all’insegnamento. Vorrei tanto mandarvi opinione dei miei adorati alunni e mostrarvi come con la dedizione, la pazienza, la perseveranza (cose estinte nelle giovani generazioni) siano state le cose che più sono servite nella didattica al posto delle nozioni di cui voi siete farciti e queste doti ragazzi miei le avrete dopo tanti anni di servizio. E siccome non sono malvagia vi auguro solo la metà dei miei pianti, dei miei ripensamenti, della mia fatica fisica e emotiva e metà del mio coraggio perchè questo potrebbe esservi utile e non lo meritate. Per chi non crede, invio Curriculum vitae…tanto per concludere. Dimenticavo ho solo 50 anni, ho un fisico da atleta, leggo e studio ancora e voi sottilmente mi fate un baffo, difenderò con i denti e le unghie il mio posto di lavoro. Sappiatelo”.

Sergio De Napoli

View Comments

  • Ritengo che nessun docente sensato possa onestamente ritenersi “sfruttati dalla Stato”, ma anzi debba solo ringraziare per aver avuto occasioni di lavoro (e anche ben retribuito… la media è di circa 20 euro netti l’ora) specie in questo periodo di crisi dove nessuno offre un lavoro.
    Tutti questi docenti che insistono col “vantare anni di esperienza”, con tutta la loro “professionalità” non sono però mai riusciti ad accedere alle varie SISS o al TFA ordinario.
    Ritengo che costoro dovrebbero smetterla di AUTOPROCLAMARSI “DEGNI” di ottenere un’abilitazione e che invece dovrebbero dimostrarlo superando un’adeguata selezione.
    TUTTI SONO CAPACI A DIRSI “BRAVI”, MA PER FORTUNA I TITOLI NON CE LI POSSIAMO DARE DA SOLI!
    C’E’ SEMPRE STATA UNA SELEZIONE PER FAR EMERGERE I MERITEVOLI SIA NELLE VARIE SISS COME NEI TFA ORDINARI (per quanto possa essere stato sbagliato il sistema di attribuzione dei punteggi di servizio).
    NON CAPISCO PERCHE’ ADESSO INVECE SI APRANO LE PORTE A CHIUNQUE, SOLO SULLA BASE DI UNA IPOTETICA ESPERIENZA!
    DOVE ANDREMO A FINIRE?
    Per chi sostiene che l’esperienza si faccia sul campo come in Germania rispondo che in questi paesi il sistema di “tirocinio diretto” è ben diverso e si basa su un continuo monitoraggio da parte di un Tutor che verifica le reali competenze dell’aspirante docente, attribuendogli un punteggio sulla base di “performance” da rispettare.
    In Italia invece nessuno valuta la “qualità” dell’esperienza sul campo dei docenti, ma semplicemente ad ogni mese di servizio prestato (sia che venga svolto bene o male) viene automaticamente attribuito un punteggio utile per la “scalata” delle graduatorie.
    Pertanto evitiamo di fare confronti non adeguati con realtà totalmente diverse rispetto al nostro paese.
    Ritengo che se desideriamo un sistema di istruzione valido dobbiamo smetterla di pensare solo ai nostri interessi di parte e guardare al bene comune, cioè al buon insegnamento, da affideare a professionisti competenti poiché selezionati e non semplicemente “anziani”.

  • Chiunque pratichi da decenni l'insegnamento di una disciplina non dovrebbe avere problemi a superare un test di selezione. Così come chiunque insegni da anni, con l'esperienza acquisisce una riflessività tale da essere in grado di gestire una classe. Dovrebbe essere un concetto chiaro per chi, appunto, insegna da anni....no? Piuttosto, avreste potuto studiare ed impegnarvi di più. Chi ha superato i tfa ordinari ha studiato per mesi, giorno e notte. Una vittoria meritata. In tutto e per tutto. Non una vittoria senza ostacoli, a piede libero. Come quella dei pas. Un pò di riflessione.

  • Cara professoressa Antonio, faccio parte del " manipolo di prepotenti come voi che osano pensare che siamo incompetenti e non idonei all’insegnamento ". Nulla da eccepire sul suo curriculum, complimenti. E spero lei possa continuare ad insegnare perchè sarebbe un onore avere una professoressa come lei. Però mi faccia obiettare su alcune sue affermazioni e/o punti di vista.
    Sono dottore anch'io in Chimica, Laureato nel 2005. Nella mia vita post laurea, ho fatto parecchi lavori, dei quali uno strapagato ( le dico solo che mi licenziai il mese in cui presi 6.500 euro posso mandarle anch'io copia dello stipendio se non ci crede). Mica male non trova? Eppure non ero appagato. Volevo essere utile alla società. Ho sempre insegnato nel mio privato e volevo fare di questo la mia professione. Per questo mi licenziai e incominciai a fare supplenze e lavoretti per mantenermi visto che ero solo in terza fascia. Ma sa benissimo che le fasce dal 2008 e peggio negli anni successivi, erano praticamente inutili. Quindi per una scelta fatta e per la crisi economica in atto, mi sono ritrovato a fare un lavoro precario. Non mi sono demoralizzato, mi sono rimboccato le maniche, ho ripreso a studiare in modo privato e mi sono iscritto al primo concorso disponibile, quello del TFA. Bene, nonostante lavorassi ed avessi preso la laurea da ben più di 8 anni sono passato. Nella mia classe di concorso c'erano parecchi insegnanti o "presunti tali" che nonostante dovessero sapere determinate cose non sono passati. Mi dispiace per loro. Ora mi dice che colpa abbiamo noi " manipolo di prepotenti come voi che osano pensare che siamo incopetenti e non idonei all’insegnamento" che chiedono solo la possibilità di avere una possibilità? Io sono sicuro che lei è un ottimo insegnante, anche se questo sfogo lo trovo raccapricciante e poco consono allo stile che un docente debba avere, ma le porgo una domanda. Sa che tra quelli che avranno il "PAS" per entrare nei TFA speciali per l'abilitazione saranno presenti anche quelli che lavorano nelle scuole private? Sa che in quegli istituti se non sei figlio o amico del Manager compiacente, non si entra? D'ovè il merito?
    Tanto di cappello a ch insegna da tanti anni, bene prendetevi l'abilitazione. Ma un pischelletto che da tre anni o poco più ha un amico in segreteria pubblica o un parente in quella privata, debba essere agevolato non passando neanche una selezione ...bè.... sfido lei a non far parte di un " manipolo di prepotenti come voi che osano pensare che siamo incopetenti e non idonei all’insegnamento"..... Cordiali saluti e, non generalizzi, non tutti i docenti possono vantare un curriculum come il suo, e non faccia la gnorri, LO SA BENISSIMO!

  • Gli insegnanti incapaci di gestire una classe possono essere abilitati come non… e se ne vedono tantissimi di questa seconda categoria!
    Per gestire una classe è ovvio che gioca un ruolo importante il carattere di ciascuno, abilitato o non, ma sono fermamente convinto che il fatto di avere esperienza non garantisca assolutamente la qualità dell’insegnamento!
    Almeno gli abilitati hanno il merito di aver studiato legislazione scolastica, didattica, pedagogia, programmazione, attenzione alle diversità e ai bisogni educativi speciali (cose che un docente non abilitato conosce solo vagamente) e proprio per questi motivi sono sicuramente in grado di dimostrare una maggior sensibilità a tutti questi temi...
    Certamente un buon docente dovrebbe sia essere in grado di gestire una classe, sia essere competente...
    Il problema è che allo stato attuale niente e nessuno può valutare con un punteggio la capacità di gestione della classe, mentre un esame di accesso può invece valutare le conoscenze, abilità e competenze didattiche.
    Proprio per questo, avendo bisogno di uno strumento di selezione oggettivo, dobbiamo necessariamente utilizzare la seconda metodologia citata, per quanto questa possa risultare "indigesta" a tutti coloro che orgogliosamente si autoproclamano (secondo i propri parametri) "bravi insegnanti", senza però che nessuno abbia mai certificato queste loro competenze.

  • Giustissimo!
    Se questi docenti "con esperienza" ritengono di essere tanto competenti non dovrebbe avere alcun problema a superare un test di selezione.
    Dobbiamo accettare regole di selezione comuni per tutti al fine di far emergere la REALE COMPETENZA!

  • Cari ragazzi l'insegnante è un professionista e come tale deve fare esperienza . Sfido chiunque immediatamente esercitato la professione di architetto di ingegnere o altro senza avere fatto un minimo di pratica. Vorrei farvi notare la condizione in cui ci hanno messo, ci stiamo facendo, per adesso, una guerra psicologica logorante , ma poi se andiamo avanti così ce ne sarà una fisica e questo non dobbiamo permetterlo. Pertanto i giovani in quanto tali hanno più anni da vivere mentre quelli più anziani sono stanchi di vivere una non vita senza dignità e valore.

  • Ma che ragionamenti assurdi Daniele!
    Secondo il tuo ragionamento allora visto che "quelli più anziani sono stanchi di vivere una non vita senza dignità e valore" allora i giovani dovrebbero farsi da parte???
    Esiste la libera concorrenza in tutti i campi, vero?
    Quindi mettiamo i "giovani" in competizione con gli "anziani" e vediamo chi realmente dimostra il merito!
    Non sto dalla parte dei giovani, ma ritengo non sia certamente giusto impedirgli una carriera nell'insegnamento solo perché non hanno avuto la fortuna di riuscire ad inserirsi nelle graduatorie e ottenere i famosi 3 anni di servizio.
    E' COMUNQUE INUTILE APPELLARSI SEMPRE ALLA QUESTIONE DELL'ESPERIENZA DOVUTA ALLA ANZIANITA' DI SERVIZIO, PERCHE' SAPPIAMO CHE ESSA NON E' ASSOLUTAMENTE GARANZIA DI QUALITA' DELL'INSEGNAMENTO - lo dimostra l'attuale realtà scolastica -.

  • Nessuno nega che l'esperienza e il servizio siano importanti, ma non possono essere fattori in grado di discriminare "chi è dentro da chi è fuori" poiché per quanto un docente possa vantare anche 40 anni di servizio, ciò non implica automaticamente che questi sappia fare bene il suo lavoro.
    Rischiamo di cadere in un "luogo comune" banalissimo, inculcatoci dagli interessi dei sindacati e da una politica solo "di facciata", finalizzato a distogliere l'attenzione dall'unico fattore veramente valutabile, cioè LA PREPARAZIONE DECLINATA IN CONOSCENZE, ABILITA' E COMPETENZE, DIMOSTRABILE SOLO CON UNA ATTENZA SELEZIONE.
    L'esperienza avverrà successivamente, attraverso appunto il momento del TIROCINIO... si chiamano TIROCINI FORMATIVI ATTIVI, vero?
    Questi TIROCINI O PERCORSI DI ABILITAZIONE sono stati costruiti come dei corsi di formazione didattica TEORICA E PRATICA e per questo prevedono appunto momenti importanti di esperienza sul campo.
    Capite tutti che è assurdo consentire l'accesso a questi percorsi di abilitazione solo a coloro che possono vantare i famosi 3 anni di servizio, in quanto una delle loro finalità è proprio quella di INSEGNARE L'ESPERIENZA SUL CAMPO.
    Dovrebbero pertanto essere destinati proprio a coloro che, non avendo mai prestato servizio nella scuola, dimostrino di essere MERITEVOLI, attraverso l'unico strumento a nostra disposizione, cioè la selezione.

  • anni di insegnamento, molte maturità, precaria da moltoooo tempo. prima non ho potuto abilitarmi per via dei figli, dei soldi, dovevo andare a milano ecc. mi sono presentata al tfa, passate tutte le selezione e proprio ieri mi sono abilitata. basta di parlare di generazioni, di giovani e vecchi, chi sapeva di sapere ha fato il tfa ordinario. non cerchiamo scuse, per favore.

  • E' vero! Non è corretto parlare di "SCONTRO GENERAZIONALE TRA GIOVANI E VECCHI".
    Se di scontro si tratta riguarda due mentalità:
    da una parte quelli seriamente impegnati che accettano di dimostrare il proprio merito tramite una selezione e dall'altra parte invece tutti coloro che preferiscono vivere di rendita per non mettere in discussione quella dubbia "professionalità" che essi soli si auto-attribuiscono.
    P.S. Complimenti a Sonia per l'abilitazione col TFA ordinario, so che è stato davvero molto difficile ed impegnativo.
    BRAVISSIMA! Tutti quei docenti disimpegnati dovrebbero imparare da te!

Published by
Sergio De Napoli