Al termine dello studio è emerso che chi dorme meno di 6 ore rischia l’ictus. Insomma il detto “chi dorme non piglia pesci” sembra essere smontato da questa ricerca.
Gli scienziati dell’università dell’Alabama hanno scoperto che chi dorme meno di 6 ore a notte rischia l’infarto cerebrale 4 volte di più di chi invece dorme 7-9 ore.
Di solito un cattivo sonno è associato a malattie cardiovascolari, problemi di peso e respiratori.
Lo studio è rivoluzionario. Gli scienziati statunitensi hanno selezionato il campione escludendo tutti quei soggetti che avevano problemi di respirazione, di apnee del sonno.
Il coordinatore di questo studio è il dottor Megan Ruiter. L’autore della ricerca ha affermato: “Il messaggio che emerge dal nostro studio è chiaro, la mancanza di sonno va considerata un fattore di rischio a tutti gli effetti per l’ictus,importante quanto l’ipertensione, la dieta, l’esercizio fisico”.
“La breve durata del sonno sia un precursore di altri fattori tradizionali di rischio per l’ictus – fanno sapere i ricercatori dell’Università dell’Alabama – e una volta che questi fattori tradizionali di rischio per l’ictus sono presenti, allora forse diventano fattori di rischio più potenti che la sola durata del sonno”.