“Il cancro – spiega la giornalista – è una malattia grave, che ti pone al centro di attenzioni affettuose da parte della tua famiglia e dei tuoi amici”.
“Ma sovente si diventa il bersaglio di parole dette con le migliori intenzioni che sortiscono l’effetto di farti sentire peggio”.
“Se c’è qualcuno che può combattere questa malattia, sei proprio tu!”. E ancora: “Ti trovo proprio bene”.
“Hai un pessimo aspetto”. “Un malato – scrive Orr – non ha certo bisogno di ricevere una conferma del proprio stato”.
“Fammi sapere i risultati degli esami”.
“Qualunque cosa io possa fare per aiutarti, sono a tua disposizione”.
“Le tue preoccupazioni sono infondate”. “Cosa si sente davvero con la chemioterapia?”.
“Ho davvero bisogno di vederti”.
“Sono terribilmente sconvolto per la tua condizione”.
Accanto ad un malato di tumore ci devono essere persone positive e ottimiste. E’ bene dunque sollevare lo stato d’animo del paziente e non affossarlo ancora di più.