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Festa della Donna: storia e importanza dell’8 marzo nel mondo

Oggi Google celebra con il suo logo Doodle non un personaggio, ma una ricorrenza. Oggi 8 marzo è infatti la Festa della Donna. Una festa che si celebra regalando una mimosa alle donne, e che spesso viene sottovalutata dimenticando il vero significato politico e sociale della festa, nata per rivendicare diritti fondamentali.

Insomma una festa che va al di là del semplice consumismo e delle rimpatriate tra amiche. Vediamo cosa nella storia ha portato all’istituzione di una festa che si celebra in tantissimi Paesi in tutto il mondo e che ha contribuito e contribuisce tutt’ora a non dimenticare mai la fondamentale importanza della parità dei diritti tra uomini e donne.

La Giornata Internazionale delle donne che lavorano e la Giornata internazionale della donna si celebra oggi 8 marzo. La prima festa ha avuto luogo nel 1911 in Germania, Austria, Danimarca e Svizzera e da allora si è estesa a molti paesi. Nel 1977 l’Assemblea generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) ha dichiarato l’8 marzo Giornata Internazionale per i diritti della donna e la pace internazionale. L’8 marzo commemora la lotta delle donne per la loro partecipazione, in condizioni di parità con gli uomini, nella società e allo sviluppo integrale come persona. È una festa nazionale in molti paesi.

Durante la Rivoluzione francese, marciando a Versailles, le donne parigine hanno chiesto, con lo slogan di libertà, uguaglianza e fraternità, il suffragio femminile.

In principio, alla fine del XVIII e XIX secolo, il movimento dei lavoratori ha mantenuto una posizione tradizionale in relazione alla parità tra donne e uomini e circa le loro richieste. E’ la metà del XIX secolo, quando i movimenti di protesta femminile sono venuti alla luce: la lotta per il suffragio femminile, la pretesa di uguaglianza, la segnalazione di una forma di oppressione sociale, la famiglia e il lavoro, sono temi sui quali le donne rivendicano più diritti.

Nell’agosto del 1910 la Conferenza Internazionale Socialista delle Donne, riunita a Copenaghen, ha proclamato la Giornata internazionale delle donne che lavorano, su proposta della socialista tedesca Luise Zietz supportata da Clara Zetkin: si tratta di una giornata di lotta per i diritti delle donne. La proposta è approvata all’unanimità dalla Conferenza formata da oltre 100 donne provenienti da 17 paesi, tra cui le prime tre donne elette al Parlamento finlandese. L’obiettivo era quello di promuovere la parità di diritti, tra cui il suffragio per le donne.

In seguito alla decisione presa a Copenhagen l’anno precedente, la Giornata Internazionale delle donne che lavorano si è tenuta per la prima volta (19 marzo) in Germania, Austria, Danimarca e Svizzera, con incontri cui hanno partecipato più di un milione persone, che chiedevano per le donne il diritto di voto o la possibilità di ricoprire cariche pubbliche, il diritto al lavoro, alla formazione professionale e di non discriminazione.

Un incendio alla fabbrica di camice a Triangle Shirtwaist si verifica a New York il 25 marzo 1911. Ben 146 donne restano uccise e 71 ferite. La gravità del disastro è quantomeno servita a modificare la legge del lavoro in America.


Meno di una settimana dopo, il 25 marzo, oltre 140 giovani lavoratori, in gran parte immigrati, vengono uccisi nel tragico incendio della fabbrica di camice a Triangle Shirtwaist a New York. Questo evento ha avuto un impatto significativo sulla legislazione del lavoro negli Stati Uniti.

Nel 1914 in Germania, Svezia e Russia si festeggia per la prima volta, ufficialmente, la Giornata Internazionale delle Donne l’8 marzo. Nel resto d ‘Europa, le donne organizzano manifestazioni per protestare contro la guerra e in solidarietà con altre donne.

Nel 1975 le Nazioni Unite iniziarono a celebrare l’8 marzo come Giornata internazionale della donna. Nel dicembre del 1977, due anni dopo, l’Assemblea Generale dell’ONU ha dichiarato l’8 marzo come Giornata Internazionale per i Diritti delle Donne e della Pace Internazionale.

La giornata internazionale delle donne ha guadagnato in tutto il ventesimo secolo una dimensione globale per le donne in tutto il mondo. Il movimento internazionale in difesa dei diritti delle donne è in crescita ed è rafforzato dalle Nazioni Unite che ha tenuto quattro conferenze mondiali sulle donne e ha contribuito alla commemorazione della Giornata internazionale della donna: è un punto di convergenza che coordina gli sforzi per i diritti della donna e la loro partecipazione alla vita politica ed economica.

Sergio De Napoli

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  • Anche io oggi, come il classico quadrupede mammifero della famiglia dei bovidi (quello con la pellliccia bianca per intenderci), ho regalato la mimosa alle donne che lavorano con me... ma avrei gradito che non l'accettassero. Il motivo è semplice: E' una giornata messa in piedi per far girare altri soldi, per mutilare mimose e per prendersi tutti in giro, pensando che l'uomo e la donna siano civilmente identici. La miscela di eventi che ho letto sopra, mi fa sentire l'odore di bruciato... come se non sapesse come giustificare una festa che non ha una motivazione. La marcia delle donne durante la rivoluzione francese, la coferenza internazionale delle donne, un incendio in una fabrica... e allora si festeggia. E allova vai, si aggrediscono le piantine gialle, mentre oggi la realtà è moldo diversa, e si trova dall'altra parte. Vorrei sentire l'opinione di un marziano che da uno squardo a questo globo così malato .... si festeggia solo un essere di una spece... perché si incendiò una fabbrica. Pensate che che tristezza se gli uomini si unissero per ricordare tutti i morti in querra, nelle fabriche, nelle miniere, quelli che si suicidano perché si trovano in mezzo ad una strada per pagare gli alimenti ai figli-mogli-e_nuovi_compagni_dell'exmoglie !!! Sarebbe squallido no ? Come vorrei vedere una donna che non accetta la mimosa... degna di esser donna. Fiera di esserlo, e per questo di non festeggiare una sua pseudodebolezza....

    • no festa della donna, ma giornata della donna. Sono donna, degna di essere donna, ma sono d'accordo con te. Ritengo stupido lo starnazzare in giro di tante donne in questa giornata.

    • vorrei rispondere a francesco.intanto l'articolo non scrive di festeggiare, ma di commemorare, il che ha un significato piu profondo. hai ragione quando dici che non bisogna pensare a tutte le tristezze che purtroppo siamo costretti a vivere, ma è pur vero, che un po di tristezza e amarezza dobbiamo provarla, quando si pensa che in questo giorno di tanti anni fa, tante orgogliosissime donne, hanno dovuto penare pur di prendersi quello che per noi adesso è semplicemente tutto dovuto.evidentemente i tuoi simili di qualche tempo fa non la pensavano cosi facile come te.

    • ma il tuo cruccio maggiore è quello di non arricchire i fioristi e non sacrificare piante di mimose? dici che va bene ricordare la donna ma non regalare fiori. e allora tutte le rose per san valentino? e i fiori che portiamo ai defunti il 1 novembre? e vogliamo allora pensare a tutte le zucche che "sacrifichiamo" per halloween...? nessuno ha mai fatto campagne di protesta contro l'uso dei fiori nelle varie ricorrenze...perchè farle per la giornata della donna? i fiori sono un modo gentile e delicato per simboleggiare le lotte intraprese dalle donne per ottenere uno straccio di diritto. le tue colleghe evidentemente, come molte donne, accettano quei fiori perchè pensano che rappresentino il riconoscimento di tutto questo, non che sia il gesto conformista di un uomo con le idee poco chiare, che pensa in un modo e agisce in un altro.

    • l'8 marzo non è un giorno diverso dagli altri, certo ricordare che ci sono state in passato tragedie come la morte di tutte quelle donne è da ricordare, ma non usando la mimosa,dovremmo festeggiare il rispetto che ci deve essere tra uomo e donna, francamente preferisco festeggiare la festa della mamma o s.valentino ma non cè bisogno di un giorno specifico per festeggiare l'amore che ti lega a tuo marito o a tuo figlio, ogni giorno ci deve essere amore rispetto e serenità.

  • Guarda sulla tradizione della mimosa ti posso anche dare ragione.. Fondamentalmente è un gesto che ha poca coerenza con la festa in sè.. Per il resto non riesco ad essere d'accordo con te.. Si festeggia un solo sesso perchè è il sesso che ha dovuto lottare per acquisire dei diritti.. Non si festeggia un incendio, ma si ricorda un episodio che ha permesso un cambiamento nella tutela dei diritti delle donne nel mondo del lavoro.. Vorrei farti un esempio di festa in cui si ricordano i morti in guerra: la giornata della memoria.. Non è forse una data in cui si ricorda l'orrore causato dal regime nazista? Io sono fiera di essere donna e lo sono ogni giorno e sinceramente non mi dispiace che ci sia un giorno all'anno che mi ricorda quante lotte hanno dovuto portare avanti le donne nei secoli per fare in modo che io oggi avessi i diritti che ho, nonostante ancora ci siano delle discriminazioni..

    • Sono d'accordo con te. Ma resta il dato di fatto che oggi si festeggia "la donna". Non si festeggia il giorno in cui le donne hanno acquisito gli stessi diritti. La differenza è sottile, come è sottile la differenza tra le tante donnine che oggi usano la furbizia a discapito dell'intelligenza, per ottenere privilegi/posizioni che normalmente andrebbero sudati (infatti i modelli di oggi sono: Veline, Grande F., Uomini e D... ecc...). Viva le vere donne, quelle con gli attributi... E diamo un po di pace a quelle povere piantine ;)
      ciao un abbraccio

  • GIà, CADIAMO NEL PRETESTO TROPPE VOLTE ED è MOLTO GIUSTO QUELLO CHE DICI...DAL NATALE AL NATALE C'è SEMPRE UN PRETESTO...IO NEL MIO PICCOLO TI POSSO DIRE CHE HO AVVIATO UN'ATTIVITà DA SOLA, STO SENZA FERIE DA QUASI 2 ANNI, NON STO PROGRAMMANDO FIGLI AL MOMENTO PER CERCARE DI DARCI DENTRO E GODERNE APPIENO LA GIOIA POI..QUINDI TI GIURO, VIVA IL PRETESTO PER UNA VOLTA E SOPRATTUTTO SE DIETRO AL PRETESTO C'è UNA PERSONA CHE AMO O STIMO...

    • Brava. Sono le donne come te che io stimo tantissimo. Il mio augurio, non te lo faccio oggi con un patetico "tanti auguri", ma te lo rinnovo per un futuro domani in un: "augiri mammina". (Se vuoi un consiglio spassionato: non far si che il lavoro, ed il sistema ti tolgano la gioia di diventare mamma, perché mamme come te, ce ne sono poche). Un bacio F.

  • Perchè regali la mimosa se lo consideri un gesto stupido? Non accettarla non avrebbe molto senso dato che un bovide come te, come ti autodefinisci, ha già provveduto a comprarla e quindi ad aggredire le povere piantine gialle.
    L'8 marzo è una festa simbolica, per ricordare tutte le lotte che le donne della storia hanno dovuto fare per ottenere quei diritti che gli uomini avevano già solo per il fatto di essere maschi. Non è una festa commerciale o goliardica, forse dovresti regalare la mimosa solo se "senti" davvero di doverla regalare perchè ne capisci il significato e non essere costretto perchè la società consumistica lo "impone".

    • Rispondo un po alla volta: Regalo la mimosa, perché amo le donne che lavorano con me (il sesso non cenraa naulla). Non lo considero un gesto stupido, regalare fiori ad una donna è sempre bello, ma non ho detto che è stupido, non mettermi parole in bocca che non ho mai detto. Ultimo, le regalo perchè un po, loro si aspettano sempre un gesto galante, un attenzione.. Non sono un cafone, e non mi nascondo dietro discorsi come quello che ho fatto per passare da villano. Detto questo, ti invito a rileggere quello che ho detto... Le lotte le fanno tutti, donne, uomini, vecchi e bambini ... ma si festeggia solo la festa della donna.

  • Sono pienamente d'accordo con lei. Sono una donna e odio questa festa piena di ipocrisia, nata per ricordare i morti e imposta a una popolazione che nemmeno conosce le cause storiche che hanno portato all'istituzione di questo inutile merchandising. I morti dovrebbero essere celebrati e non festeggiati. Il voto alle donne in Francia, come negli altri paesi è stato accordato solo per avere voti in più e non per una forma di filantropia al femminile. Inoltre trovo che le donne oggi siano completamente prive di identità, hanno lottato per essere equiparate agli uomini e sono diventate una sbiadita ombra di loro stesse. Insomma abbiamo davvero poco da festeggiare.

    • Grazie, vedo che lei ha centrato in pieno il mio messaggio. Non volevo passare per il classico, e patetico maschilista... perché la cosa mi avrebbe ferito. Io sono convinto che le donne siano "perfette", sia dal punto di vista fisico che su quello mentale (nel senso, che a parità di età, una donna è sempre un passo + avanti !!!). Il mio messaggio era proprio tirar fuori le differenze tra le donne vere e quelle che lo sono un po meno ... tutto qui. Non me ne vogliate, e non marchiatemi come maschilista, perché vi giuro che non lo sono ;)

  • i commenti negativi sono molto tristi. ho ricevuto mimose che mi hanno fatto molto piacere e altre che non mi erano gradite. la differenza (e l'uguaglianza) le fanno le persone.

    • Riflessione: Cambiamo la data dall'8 marzo in 2 giugno (memore dello stesso giorno dell'anno 1946 (se non erro)in cui si approvò la legge per il suffraggio universale per uomini e donne). Questa data (senza il decapitamento :) delle mimose) rappresenterebbe di + il vero messaggio... sarebbe diverso perché non sarebbe + la festa dei fioristi !!!

  • infatti non si chiama Festa, ma GIORNATA della donna. tutto quello che ci è stato costruito intorno in termini di consumismo serve solo a nascondere il reale significato di questa ricorrenza importantissima. e sì, è vero che non si conosce la storia che è alla base dell'8 marzo (come diceva qualcuno più su). ma io aggiungo PURTROPPO.
    e se non la si conosce è perchè, anno dopo anno, viene insabbiato e dimenticato via via il contenuto di questa giornata. rimpiazzato da baci perugina e mimose.
    non c'è niente da festeggiare, piuttosto bisogna CONOSCERE, RICORDARE e IMPARARE per il futuro. che possiamo costruire (migliore) solo se conosciamo le esperienze del passato

  • Mi trovo con vivo e profondo piacere a partecipare a questa discussione sul significato simbolico di questa festa! Secondo me nn è affatto vero che si tratti di una festa inutile ed ipocrita, anzi... a mio modesto parere è giusto e sacrosanto che esisti almeno un giorno all'anno in cui si commemori la donna! Io sono un ragazzo di 28 anni e sebbene rappresento la categoria maschile, sarò eternamente dalla parte delle donne perché divisionali con franchezza cari maschietti: cosa saremmo noi senza le donne!?! Bisogna ammetterlo: ormai il sesso forte sono loro e dal punto di vista psicologico sono ben più forti e resistenti di quanto apparentemente possa sembrare! Io ancora oggi nn riesco a capire come esse riescano a tirar fuori energie in ogni difficoltà ed abbiano questa invidiabile capacità di fare tante cose contemporaneamente! Più che per il gesto simbolico di donare una mimosa alla nostra madre o sorella o zia o nonna o fidanzata che dir si voglia, ciò che oggi noi uomini dobbiamo giustamente fare in questo giorno è
    ricordare che le donne vanno sempre rispettate, devono essere riconosciuti loro i diritti che le spettano ma soprattutto denunciare ed abiurare qualsiasi atto di violenza o stupro nei loro confronti... quindi viva l'8 Marzo e viva tutte le donne del mondo....

    • Mamma mia !!! commemorare !!!! Nel senso che la donna non c'è +, oppure perché si ricordi le donne di un tempo andato che non esistono + ? Si commemorano i morti, le persone scomparse... :) Dici che il sesso forte sono loro, quindi che fai ? proponi la festa dell'uomo ? :) Scusami se ripeto e ripeto e ripeto.... la festa si chiama la festa della "DONNA". non dei diritti, non la festa degli abusi ... Non so forse mi spiego male. Non riesco a far passare il mio messaggio. Lo ripeto nel modo + semplice che io conoca: il nome: Festa della Donna, con relativo regalo di mimosa, è differente da: "La festa dei diritti delle donne". Non leghiamo un avvenimeto triste con la festa dei fioristi !!! Stiamo dicendo un po la stessa cosa, ma mi state demonizzando. Leggette con calma, fate un bel respiro. Poi mettete in moto le dita sulla tastiera ;)

  • A mio avviso la donna della giornata (non provocatorio), è Paola !!! Sacrificio, Dedizione, Assiduità... e in fine e non per questo meno importante !!! anzi !!! Maternità !!! l'ingrediente magico che hanno solo le donne :)

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Sergio De Napoli