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Wikipedia chiude: polemiche ultime notizie

L’enciclopedia online chiude i battenti per un giorno. Wikipedia infatti sta oggi manifestando contro il ddl passato alla Camera. Tanti infatti i giornalisti che oggi hanno scioperato e protestato contro il disegno di legge sulle intercettazioni. Collegandovi al sito di Wikipedia vi compare da stamani una lettera di chiarificazione.

“Cara lettrice, caro lettore -attacca la lettera- in queste ore Wikipedia in lingua italiana rischia di non poter più continuare a fornire quel servizio che nel corso degli anni ti è stato utile e che adesso, come al solito, stavi cercando”.

Ecco in breve cosa dice il Disegno di legge – Norme in materia di intercettazioni telefoniche etc., p. 24, alla lettera a) del comma 29 recita: ‘Per i siti informatici, ivi compresi i giornali quotidiani e periodici diffusi per via telematica, le dichiarazioni o le rettifiche sono pubblicate, entro quarantotto ore dalla richiesta, con le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilità della notizia cui si riferiscono.

Sergio De Napoli

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  • Ciò che sta accadendo a Wikipedia conferma la mia teoria sulla ns. socità attuale.Non viviamo in una Democrazia reale ma siamo governati da una sorta di oligarchia mascherata, dove gli interessi dei potenti predominano e prevaricano, legiferando e limitando la libertà di pensiero e di consoscenza, noi crediamo di vivere nella democrazia reale ma la realtà è tuttaltra.Internet è stato il fenomeno tecnologico mediatico che risponde ai requisti di tale democrazia ma ciò và contro i detentori del potere, internet è il termometro della democratizzazione di un pase, non a caso l'uso di Internet è stato limitato o annullato (Cina, Libia etc.) in quegli Stati dove la sovranità del popolo era bassa o nulla.Sono conscio che quanto dico è ormai banale e ben noto, rimane solo il dispiacere che in Italia, paese definito democratico,stia dimostando con queto DDL di avere la febbre piuttosto alta... quale medicina prendere? Mi unisco alla protesta generale, voglio un'Italia veramente democratica.

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Sergio De Napoli