Alimentazione

Integratori alimentari: possono causare il cancro

Ricercatori finanziati dall’UE hanno scoperto che i composti e preparati botanici come gli integratori alimentari possono influire negativamente sulla salute dei vegetali. Lo studio, pubblicato sulla rivista Food and Nutrition Sciences, è stata finanziata dal progetto PLANTLIBRA (“integratori alimentari vegetali: i livelli di consumo, i benefici e la valutazione del rischio”), che ha circa 6 milioni di euro dal Programma Alimentare “agricoltura e pesca, e biotecnologie”(KBBE) del Settimo programma quadro (7° PQ) dell’Unione europea.

Grazie ad un precedente studio ha rilevato che gli integratori vegetali possono contribuire alla maggiore incidenza di tumore epatico negli animali. I ricercatori dell’Università di Wageningen (Paesi Bassi) e l’Università degli Studi di Milano (Italia) hanno trovato che la concentrazione di questi composti in molte verdure supplementi nutrizionali è tale che è necessario per dare l’allarme. Tuttavia, alcuni integratori alimentari vegetali in vendita contengono l’alchilbenzene a concentrazioni paragonabili a quelli osservate per aumentare la probabilità di cancro nelle prove sperimentali. Gli esperti dunque suggeriscono la necessità di migliorare la regolamentazione e il controllo di qualità di tali composti contenenti l’alchilbenzene.

Molti composti Europei e preparati botanici sono utilizzati come integratori dietetici vegetali. I ricercatori responsabili del progetto hanno evidenziato che il volume delle vendite di questi prodotti è in pieno boom. Per ottenere un migliore controllo della sicurezza di integratori alimentari utilizzati nell’Unione europea, i ricercatori hanno valutato i composti contenuti in questo tipo di integratori che potrebbero essere molto dannosi per la salute umana. L’obiettivo principale era quello di determinare in che modo questi composti influenzare il materiale genetico e se sono cancerogene o no.

La maggior parte di questi composti appartengono al gruppo di alchilbenzene o a quello di alcaloidi pirrolizidinici. Le autorità di regolamentazione riconoscono la loro influenza sulla salute umana e, di conseguenza, l’uso di composti vegetali contenenti alcaloidi pirrolizidinici nei cibi vegetali e integratori alimentari è vietato in molti Stati membri per l’assistenza sanitaria. L’UE ha inoltre vietato l’uso di alchilbenzene come estragolo, metileugenolo, safrolo o beta asarone come esaltatori del gusto, ma non il loro uso nelle verdure integratori alimentari.

Il team ha valutato vari integratori alimentari contenenti piante di basilico, finocchio, noce moscata, cannella o dei loro oli essenziali come ingrediente principale. La concentrazione di alchilbenzene in alcuni di questi prodotti è relativamente alto. L’uso di integratori alimentari può incidere sulla salute umana, hanno suggerito, e hanno anche messo in guardia sull’importanza di attuare misure di gestione del rischio.

I ricercatori hanno detto che, mentre è necessario approfondire ulteriormente i risultati, è chiaro che è necessario migliorare la regolamentazione e il controllo di qualità di integratori dietetici contenenti alchilbenzene.