Salute

Paralisi nel sonno: colpa di Pandafeche

Vi è mai capitato di svegliarvi nel cuore della notte terrorizzati e incapaci di muovervi? Si tratta di un fenomeno, alquanto comune, chiamato pandafeche, che si verifica quando ci si sveglia nel cuore della notte incapaci di muoversi, di parlare, di reagire in alcun modo. Di solito si accompagna a difficoltà di respirazione. Chi l’ha provato riferisce che si tratta di un episodio alquanto terrorizzante. Scientificamente lo stato di paralisi si evidenzia come una risposta del cervello all’idea di essere sotto attacco e si entra in una modalità denominata “volo”.







Qualche volta la paralisi è associata ad allucinazioni o alla netta impressione che nella stanza accanto a noi ci sia una presenza. Qualcuno parla addirittura di entità demoniache che si posizionano sul nostro petto. I cinesi sono soliti chiamare questo fenomeno “Gui Ya” cioè pressione fantasma. Al momento una teoria che spieghi questo fenomeno ancora non c’è anche se gli scienziati, da poco, hanno sostenuto che si tratti di una paralisi che avviene nella fase REM del sonno che impedisce di compiere gesti o di pronunciare parole durante il sogno.

Esistono dei metodi per risolvere questo inconveniente: il primo e il più importante consiste nel non opporre resistenza, ma accettarlo e portare pazienza. Respirare lentamente e profondamente può aiutare, bisogna cercare di restare più calmi possibile e aspettare che passi da solo. Molte volte può capitare di avere l’impressione di sentire delle parole pronunciate proprio dentro le nostre orecchie, un po’ come se fossimo sotto l’azione di droghe. Mantenete l’attenzione sul vostro respiro, pregate e chi è religioso provi a chiedere aiuto a Dio.

Gli scienziati hanno capito che ci sono diversi fattori che predispongono a soffrire di questo fenomeno denominato pandafeche: la fatica fisica, lo stress, l’uso eccessivo di stimolanti. Qualche volta capita anche quando si dorme troppo. Cercate di adottare un programma di sonno sano, non dormite in posizione supina: in questo modo sarà molto più probabile che il palato molle collassi ostacolando la respirazione il che ci farà risvegliare improvvisamente dal sonno REM. Quando questo accade una parte di noi si sveglia, l’altra rimane nella fase rem il che ci impedisce di utilizzare la volontà: rimarremo quindi come sospesi tra due mondi. Secondo gli scienziati non c’è nulla di che preoccuparsi in quanto mai nessuno è morto per questi avvenimenti, se pur spaventosi ma che, per fortuna, non durano più di 30 secondi. Bisognerebbe pensare a noi stessi non come vittime di una esperienza terrificante ma come delle specie di esseri fortunati che hanno, per poco tempo, la possibilità di esplorare un’altra dimensione.

PARALISI NEL SONNO SINTOMI

Quali sono i sintomi che possono farci capire che siamo stati vittime di una paralisi nel sonno?
Ci si sente essenzialmente come morti. O meglio, la nostra mente è sveglia ma il corpo no per cui è some essere intrappolati all’interno, senza possibilità di movimento. Molti riferiscono di essere svegli ma allo stesso tempo morti.

Le paralisi del sonno capitano durante uno dei passaggi naturali del sonno. Il nostro corpo entra nella fase REM la nostra mente no.

Chi è colpito dalla paralisi riferisce di aver avuto un incubo ma durante la veglia. La mente è vigile, gli occhi aperti e le allucinazioni sono davvero terrificanti.
Non è possibile durante una paralisi alzarsi; bisogna semplicemente aspettare che passi da sola.

Può succedere davvero a chiunque. Tutti, almeno una volta nella vita, le sperimentano a volte in modo inconsapevole.

Chi non riesce a riposare bene è più predisposto ad esserne vittima.
Si ha la netta sensazione di aver qualcosa posizionato sul petto, alcuni visualizzano un folletto o una strega.

Le paralisi nel sonno non uccidono.