Medicina

Emergenza pronto soccorso: la Simeu lancia l’allarme

Se la media di pazienti cui un pronto soccorso deve far fronte è quella di uno al secondo, non è difficile immaginare che i disservizi siano all’ordine del giorno e che si sia vicini al collasso. L’allarme lo lancia la Simeu, lamentando scarsezza di personale e fondi insufficienti.

La Società italiana medicina emergenza-urgenza ha approfittato della seconda edizione della settimana nazionale del pronto soccorso che va dal 16 al 24 maggio per sollevare la questione dei mezzi inadeguati a disposizione dei pronto-soccorso italiani.
Secondo la società di pronto intervento, di questo passo non si potrà più andare avanti considerato che 7 casi su 20 riguardano dolori acuti.
Emergenza pronto soccorso la Simeu lancia allarme
Chiunque ha la sfortuna di doversi recare in un pronto soccorso italiano per se stesso o per un aprente, sa bene che le scene sono drammatiche, con pazienti costretti ad ore di attesa, abbandonati su barelle o mezzi di fortuna. Per non parlare di ciò che accade nel momento in cui c’è bisogno di un posto letto, merce rara. La colpa alla fine ricade su medici e operatori sanitari che vengono ritenuti colpevoli mentre invece spesso fanno ciò che possono con i mezzi e il personale a disposizione, entrambi molte volte insufficienti. Gli stessi sono sottoposti a carichi di lavoro insostenibili che ala fine causano stanchezza e disservizi.

La Simeu ha comunicato che tutto nasce dai tagli alla sanità da parte degli ultimi governo, e che hanno portato a una situazione di 844 pronto soccorso con 12 mila medici e 25 mila infermieri. Il problema è che annualmente ci sono circa 24 milioni di accessi, pari a 2 milioni di pazienti al mese, 67 mila al giorno, 2.800 l’ora. La media choc è di quasi uno al secondo, e dunque non ci vuole molto per comprendere l’insostenibilità della situazione.
Emergenza pronto soccorso la Simeu lancia allarme
La Simeu spiega che “questo sistema è ormai in uno stato di grave difficoltà strutturale che è stato evidente all’inizio del 2015 quando i pronto soccorso hanno affrontato l’epidemia influenzale e il sistema dell’emergenza è andato in crisi. Per contrastare il ripetersi di questi episodi serve introdurre un Piano di gestione del sovraffollamento”.
Emergenza pronto soccorso la Simeu lancia allarme
C’è poi il problema dei posti letto, come spiega il presidente della Simeu Gian Alfonso Cibinel: “Ogni ospedale italiano dispone di un Peimaf (Piano di emergenza interno per massiccio afflusso di feriti), quasi nessuno di un Pgs per il sovraffollamento eppure il massiccio afflusso di feriti è un evento raro e non prevedibile mentre il sovraffollamento dei pronto soccorso si ripete regolarmente tutti gli inverni. Serve un’organizzazione preventiva per ottenere un sistema più efficace ed efficiente. Alcune Regioni come la Lombardia e il Piemonte hanno prodotto delibere e linee guida che vincolano o invitano le aziende a elaborare i Pgs, ma è necessario passare dalle indicazioni alle risposte concrete”.