Interviste Salute

Dimagrire con i 5 segreti della dott.ssa Ethel Cogliani

La storia della dottoressa Ethel Cogliani come nutrizionista è un po’ particolare perché in realtà mai avrebbe pensato a questo lavoro se non avesse scoperto l’approccio evolutivo che ad oggi usa con i suoi pazienti.

“Mi è sempre sembrato strano che con tutte le diete che c’erano in giro la gente comunque fosse obesa, comunque avesse problemi a dimagrire e poi, detto tra noi, non ho mai pensato che affamarsi per dimagrire potesse essere un buon rimedio, ed era l’unico che vedevo in giro, quindi non era idoneo al mio modo di pensare. Un giorno però ho scoperto questo tipo di approccio in cui non si calcolano le calorie, non si pesano i cibi, non si muore di fame e il corpo dimagrisce, il corpo guarisce, e le energie ritornano.


Il motivo che mi ha portato alla scoperta di questo metodo è stato mio figlio, che dopo anni di logopedia ancora non riusciva a risolvere la sindrome di Tourette che, per chi non la conosce, è una sindrome particolare in cui tutta una serie di tic si vanno a sommare, alternare in un continuo moto che riusciva a fermare solo quando dormiva.
Risultato di questo approccio è che in 2 settimane nette i suoi tic erano praticamente quasi scomparsi, il rimanente, ormai quasi impercettibile e sporadico, è scomparso con il tempo.
È così che ho iniziato ad indagare, ad informarmi, a studiare, finché non sono incappata in alcuni medici americani che fanno di questo tipo di alimentazione la base per aiutare le persone a guarire, o quantomeno ridurre i sintomi, delle malattie autoimmuni, dei disturbi dell’attenzione, del diabete, della tiroide, dell’autismo, avendo, come “effetto collaterale” il portare le persone al loro peso forma e stabilizzarlo. Ovvio non va a sostituirsi alle terapie farmacologiche, ma permette al corpo di recuperare più velocemente e ridurre sensibilmente i dosaggi fino a farli sospendere.
Con il tempo ho trovato tutta una serie di medici ai quali appoggiarmi e confrontarmi nei casi più particolari e che seguono il mio stesso orientamento”.

Qual è il suo rapporto con la salute e il benessere al di fuori della sua professione?

Il rapporto con la salute. Bellissimo. Sono il tipo di persona che se ha un disturbo, come il mal di testa, il mal di pancia, il mal d’orecchi, infezioni varie, non si ferma al prendere un’aspirina (anzi mai prese in vita mia) o qualsiasi altra medicina possa essere comunemente presa per lo specifico disturbo, ma cerca sempre di trovare un modo naturale di far passare la fase acuta e, soprattutto, di non averne più.
È questa mia continua ricerca che mi ha fatto approdare al metodo che utilizzo anche con i miei pazienti. Applico nella quotidianità e insieme alla mia famiglia gli stessi suggerimenti che dò ai miei pazienti perché ritengo che uno specialista non può capire realmente a fondo la qualità del proprio approccio se non lo sperimenta sulla propria pelle. E infatti il mio primo paziente è stato mio figlio.

I suoi pazienti: quali sono le loro necessità più frequenti?

La necessità più frequente riscontrata nei miei pazienti è sempre stata quella di avere i risultati subito. Che vengano per dimagrire o per risolvere problemi specifici di salute tutti sembrano essere impazienti e pensano che venendo da me sia come andare da un mago e io possa risolvere con la bacchetta magica tutti i loro problemi che non hanno risolto in anni, se non decenni di cure, diete o altro.
Purtroppo pochi hanno la pazienza di lavorare sul proprio corpo e le proprie abitudini per migliorare a livello di salute. Ma il lavoro incessante di educazione che svolgo nei miei gruppi su Facebook e sul mio sito (e relativa pagina social) sembra stia avendo un forte impatto sul concetto di “salute in pillole magiche” che la gente e i media hanno inculcato, abbattendolo e facendo venire sempre di più le persone da me con l’idea di migliorare seriamente il proprio approccio all’alimentazione e poi, con il tempo… della vita: infatti nel mio approccio difficilmente mancano anche consigli nella gestione dello stress e del sonno.

Dieta vegetariana e vegana: maggiori i pro o i contro?

Bella domanda, io la vedo così: il nostro corpo, semplificando al massimo, è come un treppiedi le cui gambe sono le proteine, i grassi e i carboidrati. Se le gambe non sono perfettamente uguali (nel caso dell’alimentazione si parla di bilanciamento) e nel caso delle diete a base predominante, se non esclusiva, di vegetali vi è un problema di scarsa concentrazione di proteine che quindi risultano essere troppo scarse rispetto agli altri macronutrienti. L’effetto di tutto questo è che il treppiedi cade.
Ed è questo che accade al nostro corpo nel lungo periodo.Ethel Cogliani
Nel breve periodo invece può essere molto utile un approccio vegetariano (o quasi) per depurare il corpo o aiutarlo in diversi processi di disintossicazione e in presenza di determinati disturbi specifici, passati i quali, assolutamente non penso sia un regime ottimale da mantenere per via degli enormi deficit di nutrienti che si rischia di avere ed eccesso di altri (ovviamente).

Crede nei rimedi naturali? Se sì, quali sono secondo lei i 3 migliori?

Non sarei nutrizionista se non ci credessi, il mio lavoro si basa su questo.
I tre rimedi migliori? Penso sia un po’ riduttivo perché poi dipende molto dai propri bisogni personali.
Sicuramente ce n’è uno meraviglioso che è il bicchiere di acqua con mezzo limone la mattina 30 minuti prima di colazione da prendere sempre anche quando si sta bene. Attiva tutto, dal metabolismo al sistema immunitario. Ottimo se preso con limone in acqua tiepida con un po’ di miele (soprattutto se non si tollera troppo l’asprezza del limone) per mal di gola, febbre, mal di pancia e un’altra infinità di disturbi.
Un rimedio naturale, però non legato alla nutrizione: si tratta dell’olio di cipresso per le emorroidi.
Problema che non esiste se hai una buona alimentazione ma che è uno dei problemi più brutti perché debilitante e doloroso. L’olio essenziale di cipresso si può trovare in qualsiasi erboristeria. basta metterne 2 gocce in acqua tiepida e tenere a bagno l’emorroide per 30 minuti 2 volte al giorno. Quando l’emorroide non è più dolorosa, proseguire fino a riassorbimento completo con una goccia su un dito e massaggiare 2 volte al giorno. È stato un rimedio meraviglioso suggeritomi da un vecchio fruttivendolo che di casse ne ha sollevate tante e che di emorroidi nella vita ne aveva avute un’infinità. Provato e approvato.
Un altro rimedio molto buono stavolta per la candidosi, è di ridurre al minimo l’ingresso di zuccheri che siano zuccheri industriali, miele, frutta, ma anche i carboidrati derivanti dai cereali, quindi pane, pasta, pizza, ma anche i cereali integrali vanno limitati se non evitati, almeno finchè l’infezione non è rientrata, poi se si riesce a mantenere il punto almeno sugli zuccheri industriali ed i cereali si riesce anche a limitarne un eventuale ritorno. Ovvio in caso di infezioni ricorrenti e persistenti lì c’è un problema a monte di sistema immunitario basso e quindi finchè non si fa qualcosa per stabilizzarlo purtroppo ci si ritrova sempre da capo… ma questo è un altro discorso.

Siamo nel 2020: quale incredibile notizia sulla salute vorrebbe sentire al Tg?

La notizia più bella? “Sviluppato protocollo nutrizionale di eccellenza per le malattie autoimmuni”. Sì, sotto banco in realtà molte persone sanno che questo protocollo esiste già ma non penso che i Tg lo diranno mai, neanche nel 2020. Ma sono sicura che con il tempo la gente imparerà a conoscere il proprio corpo e a capire, a prescindere da quanto viene detto dai media, cosa è che fa veramente bene e cosa no.

Cosa pensa dei rimedi omeopatici?

Non sono medico omeopatico quindi non ne conosco approfonditamente il funzionamento ma sono pro il loro utilizzo come sono pro per quanto riguarda la naturopatia, ma come per ogni cosa, che sia nutrizione, omeopatia, naturopatia medicina alternativa, ma anche la semplice medicina tradizionale, il problema è sempre scegliersi il giusto specialista, non tanto la tecnica che va ad utilizzare.

Tutti vogliono sapere come dimagrire e come perdere peso velocemente: che consigli darebbe?

Dal punto di vista del mio approccio personale all’alimentazione dimagrire è come guarire. Dietro ad un corpo in forma c’è un corpo sano, dietro ad un corpo con carenze o eccessi di peso c’è un sintomo di qualche disturbo, che sia a livello psicologico o fisico non importa, in quanto comunque siamo tutti collegati e la ricetta che va bene per tutti potrebbe non andare bene per qualcuno nello specifico perché può andare ad alterare sia a livello ormonale sia a livello della gestione dello stress, influendo quindi sulla capacità di tenere il regime prescritto (cosa che capita alla maggior parte delle diete). Lo stress fa ingrassare anche se si mangia poco. Mangiare poco comporta stress per il corpo se non ottieni i giusti risultati (e anche questo accade spesso in un regime alimentare), oppure perdi peso in fretta ma il corpo entra in carenza e si ammala (e questo accade anche) il problema è che ognuno ha un modo personale di rispondere al cibo e ha bisogno di specifiche integrazioni.

Per rispondere alla domanda posso dare 5 punti da seguire in modo da ottenere buonissimi risultati in una dieta, partendo dal presupposto che non vi siano problemi sottostanti specifici, ovviamente:

1. Il bicchiere di acqua e limone la mattina (che ho già citato)
2. Colazione proteica possibilmente con affettati o carpaccio crudo, frullati di frutta/verdura e un po’ di frutta secca
3. Pranzo leggero magari a base di verdura o se proprio si ha tanta fame una fettina di pesce o carne (se non si fa colazione fare a pranzo quanto detto per la colazione)
4. Bere tanto
5. Cena abbondante: iniziare con verdure crude per poi proseguire con carne/pesce/uova e poi un frutto

Evitare ovviamente di zuccherare qualsiasi cosa vi passi in mente, che siano zuccheri o dolcificanti.

Qual è la sua ricetta per stare bene?

Per stare bene non c’è una ricetta unica e valida per tutti. Quello che è utile è imparare a considerare tutti gli aspetti della propria vita e cercare di ottimizzarli in modo da farli coincidere con le proprie esigenze. Questo comporta ovviamente un’attenzione a vari livelli sulla propria vita, non solo sul cibo, ma anche sulla gestione dello stress, l’attività fisica, sonno, relazioni, hobby e tempo libero.
Diciamo che la salute viene se questi ingredienti vengono bilanciati bene.
Quello che so per esperienza è che se si inizia anche solo da un punto, magari il più semplice, magari il più accessibile, magari il più immediato… alla fine si arriva a dedicarsi totalmente a se stessi anche quando non si ha tempo perché in realtà è solo una questione di attenzione e di che cosa si ritiene prioritario nella vita.
Normalmente ci si rivolge troppo all’esterno: lavoro, figli, famiglia, spesa, pulizie… siamo troppo presi dalla nostra routine e non ne abbiamo il controllo. Nel momento in cui poniamo l’attenzione anche solo su un unico aspetto, magicamente sembra che si riesca a trovare il tempo e con il tempo ritroviamo l’equilibrio e con l’equilibrio la salute in un circolo virtuoso di miglioramento, anche delle relazioni.
Così ho fatto nella mia vita, così consiglio di fare ai miei pazienti.
Nel momento in cui vengono da me è perché la cosa che sentono di poter cambiare o controllare è il cibo… ma io indirizzo sempre anche su altri cambiamenti a livello di ritmi e vita in modo che da un punto riescano, con il tempo, a diffondere la loro consapevolezza.
Osservare e capire è l’unico modo per modificare veramente la propria vita.