Interviste Salute

Dimagrire senza rinunciare a nulla: il Dieta Mindful della dott.ssa Francesca Noli




Si può dimagrire senza rinunciare a nulla, compreso dolce, salato e bevande. E’ la filosofia della dottoressa Francesca Noli, laureata in Scienze Biologiche, specialista in Scienza dell’Alimentazione e in Igiene, giornalista pubblicista. Ha maturato una lunga esperienza nell’ambito della Dietetica e della Nutrizione nell’ASL, in Ospedale e in regime di libera professione. Ha partecipato a numerosi Convegni, workshop e webinar sull’approccio cognitivo-comportamentale al problema del peso e sul mindful eating. Dal 2013 tiene workshop e seminari sulla comunicazione in Dietetica e sul mindful eating, che utilizza come supporto nel percorso di dimagramento e riequilibrio alimentare.

Qual è il suo rapporto con la salute e il benessere al di fuori della sua professione?

Ho sempre cercato di prendermi cura di me stessa con attenzione, senza ossessioni. Curo la mia alimentazione, senza estremismi, faccio una vita attiva e da oltre 10 anni pratico golf ad un buon livello (hp 8.3). Posso dire che dedico più tempo all’attività fisica ora rispetto a quando ero all’Università e questo mi dà grande energia che riverso poi nel mio lavoro e in famiglia.

I suoi pazienti: quali sono le loro necessità più frequenti?Dimagrire senza rinunciare a nulla: il Dieta Mindful della dott.ssa Francesca Noli

Gran parte delle richieste sono legate alla necessità di perdere peso, alcuni hanno anche problemi di colesterolo, pressione e diabete. Ci sono anche persone che desiderano acquistare un po’ di peso e migliorare la propria massa muscolare.

Esiste una dieta che vale per tutti?

In realtà il programma va concordato con la persona, in base alla tipologia di lavoro, ai suoi orari ed esigenze. Nel mio libro Dieta mindful, ho individuato 6 profili alimentari legati a diverse attività e abitudini alimentari proprio perché il programma va adattato alle caratteristiche individuali. Il tutto senza rinunciare al sapore e al piacere del cibo. Mai sedersi a tavola e sentirsi costretti a mangiare qualcosa che non ci piace. Il programma alimentare va inteso come una guida, non come una prescrizione dietetica, come fosse un farmaco.

Non sono ammessi sgarri?

Io lavoro molto sulla consapevolezza, più che di dieta parlo di percorso di benessere, in cui il raggiungimento di un peso e di una taglia è la conseguenza di una maggiore attenzione verso i propri bisogni. Non si deve fare leva sulla forza di volontà,




sull’essere disposti a tutto pur di perdere peso, perché, presto o tardi, la forza di volontà viene meno.
Ci si deve invece sentire responsabili e consapevoli delle proprie scelte. Quindi consapevolezza non significa perfezionismo. Quando si arriva a un buon grado di consapevolezza, non ci deve essere più una distinzione tra alimenti proibiti e alimenti concessi. Anzi in Dieta mindful c’è proprio una sezione dedicata a come inserire il dolce, il salato e le bevande senza sentirsi in colpa.

Cosa si intende per Dieta mindful?

In Dieta mindful ho voluto riunire il termine “dieta”, inteso nel suo significato originario e cioè di “modo di vivere”, con “mindful”, legato al concetto mindful eating, pratica che aiuta a risintonizzarsi con i bisogni del proprio corpo, a combattere gli automatismi e a ritrovare il piacere di un rapporto più equilibrato con il cibo. Quando ci si approccia al mindful eating viene subito chiarito che non è una dieta, intesa nel senso di schema rigido, con regole imposte, con la lista dei cibi che si possono mangiare e quelli vietati. Quindi il titolo può essere visto anche come un ossimoro, proprio perchè unisce due termini che sono in un certo senso antitetici.

Cosa significa mindful eating?

Negli Stati Uniti, dove vado spesso per aggiornamenti professionali, se ne parla da qualche anno e ho avuto modo di formarmi su questo tipo di approccio attraverso letture e workshop. Da anni ho approfondito un approccio di tipo educativo – comportamentale e ho trovato che il mindful eating può essere un ottimo supporto. Mindful eating può essere visto come un modo per allenare la mente a essere presente per avere un’esperienza più gioiosa con il mangiare e la vita in generale.

Tutti vogliono sapere come dimagrire e come perdere peso velocemente: che consigli darebbe?

Il voler perdere chili il più in fretta possibile fa la fortuna delle tante diete molto restrittive, punitive e spesso con tante regole astruse da seguire. Meglio non essere disposti a tutto pur di… ma rispettare il proprio corpo, non considerarlo un contenitore dove posso buttare qualsiasi cosa, ma puntare sempre alla qualità. In questo senso un gelato o una pizza di buona qualità possono esser gustati anche quando c’è l’esigenza di dovere perdere peso.

Qual è la sua ricetta per stare bene?

Penso che ognuno debba ricercare la propria ricetta per stare bene, ed è una ricerca continua. Personalmente, ho sempre cercato di conciliare il mio ruolo di moglie e madre con la possibilità di svolgere la mia professione, e di coltivare nel tempo le mie passioni per la lettura, le mostre d’arte, il cinema e il golf. Tutto ciò rende le mie giornate impegnative, ma anche molto stimolanti. E questo mi fa stare bene.