Salute

Ebola virus sintomi, precauzioni, come si contagia


Negli ultimi anni è capitato più volte di assistere a quella che sembrava una minaccia mondiale all’umanità da parte di un virus. Dall’Aids, all’aviaria, alla mucca pazza, l’allarme fortunatamente è sempre rientrato. Sarà così anche per l’Ebola virus? Difficile dirlo. A volte, mentre assistiamo a un telegiornale, abbiamo la sensazione di aver già visto scene simili in film catastrofici in cui all’inizio della storia, ignari protagonisti ascoltano servizi che parlano di morti isolate, non sapendo che di lì a poco l’umanità sarà decimata. Siamo sicuri che non sia questo il caso, ma alcune cose è bene saperle.

Cos’è l’Ebola

Innanzitutto che non c’è dubbio che l’Ebola sia uno dei peggiori virus della Terra. Un virus altamente contagioso e altamente letale. E’ stato identificato per la prima volta nella Repubblica Democratica del Congo il secolo scorso, nel 1976. Finora però aveva sempre provocato solo piccoli focolai, restando confinato in villaggi dell’Africa nera. Il ceppo dell’epidemia che invece sta riguardando tutto il Pianeta è lo Zaire.

In che percentuali uccide

E’ molto aggressivo e uccide nel 60% dei casi di contagio. Si tratta comunque di una forma meno aggressiva del solito, che uccide nel 74% dei casi. Forse anche perchè sta aggredendo persone in condizioni di salute mediamente migliori. Paradossalmente però, il fatto che sia meno letale ne sta favorendo la diffusione. L’ebola virus si trasmette all’uomo dagli animali selvatici come pipistrelli, ma anche grandi scimmie e antilopi.

I sintomiEbola virus

Quando l’uomo contrae il virus, la malattia viene fuori tra i 2 e i 21 giorni. I sintomi sono febbre alta, oltre i 39 gradi, dolori in tutto il corpo, vomito e diarrea. L’ebola virus prende di mira fegato e milza soprattutto, ma i danni maggiori sono causati dal fatto che porta a seri danni dei vasi sanguigni, che si rompono provocando emorragie interne ed esterne. Come detto, spesso può portare alla morte proprio in virtù di questi danni.

Come si contagia

Secondo gli esperti, una persona diventa infettiva nel momento in cui comincia a manifestare i primi sintomi. Il contagio si manifesta attraverso fluidi corporei come sangue, saliva, vomito, sperma, lacrime, urina, feci e latte materno. Si comprende quindi come per il contagio debba avvenire un contatto abbastanza forte. La via principale del contagio è il contatto diretto, ma si pensa possa avvenire anche per contatto indiretto. Ad esempio toccando con le mani superfici contaminate, o bevendo in un locale pubblico da un bicchiere non lavato bene. Per prevenire il contagio, nei centri d’isolamento si sottolinea l’importanza del divieto assoluto di baci e strette di mano tra operatori sanitari. In seguito alla guarigione, i rapporti sessuali non protetti sono pericolosi per circa novanta giorni ancora. Infatti è proprio lo sperma il luogo dove l’ebola virus riesce a trovare un ambiente ideale in cui sopravvivere più a lungo.