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“Se questo è un uomo”: Primo Levi testimonianza attuale nel Giorno della Memoria

“Se questo è un uomo” è un romanzo di Primo Levi scritto tra il dicembre 1945 ed il gennaio 1947 di grande attualità in questi giorni in cui si celebra la memoria dell’Olocausto. Nel romanzo testimonianza è raccolta la sconvolgente esperienza dell’autore nel campo di concentramento di Auschwitz. Levi sopravvisse alla deportazione nel campo di Monowitz – lager satellite del complesso di Auschwitz e sede dell’impianto Buna-Werke proprietà della I.G. Farben.

« Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fangoSe questo è un uomo: Primo Levi testimonianza attuale nel Giorno della Memoria
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per un no. »

“Miserabile provocazione”: è la definizione che il presidente della Repubblica Napolitano ha dato agli insulti “assimilabili solo alla stessa ripugnante materia usata in quei pacchi”, riferendosi alle teste di maiale lasciate davanti alla Sinagoga e ad altri luoghi della comunità ebraica. Il Capo dello Stato alla cerimonia al Quirinale per la Giornata della Memoria ha ricordato la discussione in Parlamento per introdurre il reato di negazionismo. “Le armi della cultura e dell’istruzione vanno privilegiate per opporsi al negazionismo nei confronti dell’Olocausto”, ha aggiunto Napolitano. Sul piano giudiziario “si deve intervenire contro ogni forma di odio razziale”.

“Mai più l’orrore della Shoah, vergogna per l’umanità”. Lo ha scritto Papa Francesco nella lettera all’amico rabbino Abraham Skorka, di Buenos Aires. Il Pontefice spera che ci si immedesimi “in quelle lacrime storiche, che oggi giungono a noi attraverso i violini” e si senta “forte il desiderio di impegnarsi” perché tali orrori che sono una vergogna per l’umanità, non si ripetano”, riferendosi al concerto “I violini della Speranza” all’Auditorium di Roma, per la Giornata della Memoria.