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Concorso scuola 2012: bando, tutti i motivi per fare ricorso

Che non potesse andare tutto liscio in tema di concorso scuola 2012 era prevedibile, ma probabilmente il ministro dell’istruzione Profumo dovrà fronteggiare una protesta che va al di là di quanto previsto.

Il bando del concorso scuola 2012 è stato pubblicato, e con esso si sono moltiplicate le proteste nei confronti di una serie di decisioni ritenute ingiuste. E allora non sorprende che siano diventati addirittura otto i punti contestati che giustificano il ricorso.

Dopo la pubblicazione del bando per il concorsone della scuola che dovrebbe consentire l’assunzione di 11.542 insegnanti nel biennio 2013-2014 per tutte le cattedre, dalle elementari alle superiori arriva da parte dell’Anief, il sindacato dei precari e dei ricercatori, la protesta: «Non possiamo accettare che il concorso a cattedra escluda tutti i laureati dell’ultimo decennio (esclusi coloro che si sono laureati dopo il 2003) e i docenti già di ruolo: si tratta di esclusioni clamorose, di cui il ministero dell’Istruzione dovrà dare spiegazione in tribunale».


Contro cosa, nello specifico, si ribella l’Anief? Vediamo nel dettaglio.

La prima protesta riguarda i laureati 2001-2002. Infatti secondo il sindacato, i laureati con titolo di studio valido per il conseguimento dell’abilitazione dovrebbero poter partecipare al concorso qualora ne siano in possesso entro la data di presentazione della domanda.

Polemiche anche per i docenti di ruolo, dal momento che secondo l’Anief sarebbe «incostituzionale vietare ai dipendenti in servizio a tempo indeterminato la partecipazione al concorso, quando si concede tale possibilità a tutti gli altri dipendenti del pubblico impiego».

Non convince nemmeno il test preselettivo, soprattutto per quel che riguarda il fatto che al contrario di quanto accadrà, secondo l’Anief il punteggio del test di preselezione, quello scritto, dovrebbe essere pari o superiore a 30, per pareggiare il precedente voto 6, e non a 35 come stabilito dal Ministro, «ammesso che un test possa essere in grado di dimostrare la conoscenza approfondita degli argomenti come vuole la norma di legge».

Ricorso anche per il discorso della lingua straniera: per coloro i quali concorreranno alla cattedra nella scuola elementare esiste l’obbligo della prova di lingua straniera. Cosa che non convince l’Anief.

Non parliamo quindi della lingua straniera bis, dal momento che secondo il sindacato non è giusto che ci sia l’obbligo per la verifica della lingua straniera all’orale per tutti i candidati.

Il sindacato protesta contro l’addio al cosiddetto punteggio favorevole: non viene tenuto infatti contro del Testo Unico secondo cui il candidato con un punteggio inferiore a quello ottenuto in occasione del precedente concorso, possa scegliere per il vecchio punteggio prima dell’esame dei titoli.

Tema caldo anche quello delle graduatorie. Non figura all’interno della tabella dei titoli ogni valutazione per la permanenza nelle graduatorie elementari o medie rispetto ai non abilitati. Al contrario viene riconosciuto un punteggio superiore al titolo SSIS rispetto agli altri titoli universitari.
Concorso scuola 2012: bando, tutti i motivi per fare ricorso
Si chiude con la polemica e con il ricorso per la graduatoria triennale. Lo scopo è che venga realizzata una graduatoria di merito almeno triennale, ma il ministro sembra non volerci sentire. Il concorso è stato bandito secondo l’art. 400 del D.Lgs. 297/1994 che autorizza il ministro a rinnovarlo ogni tre anni. L’Anief spiega: «Pertanto le dichiarazioni di Profumo sul prossimo concorso per la primavera 2013 sono infondate, a meno che venga emanato secondo un regolamento attuativo della legge 244/2007 ma legato alla formazione iniziale. Per questa ragione, se è vero che il concorso non può fornire altre abilitazioni, tuttavia deve garantire una graduatoria di merito di durata triennale e fino al concorso successivo. Chi supera le soglie di 28/40 nelle rispettive prove scritte e orali prima della valutazione dei titoli non necessariamente deve ottenere subito la cattedra, a meno che a priori non si selezioni il numero esatto dei candidati secondo i posti messi a concorso».