Gli esami di stato sono alle porte, ed è caccia da parte degli studenti, oltre che alle tracce, anche a consigli e metodi utili per arrivare fisicamente al top. Il dubbio principale riguarda le tracce, che quest’anno verranno rivelate via web solo pochi minuti prima degli esami. Ma anche la dieta ha la sua importanza.

Recenti studi sostengono che mangiare ferro e zinco potrebbe consentire migliori prestazioni in sede d’esame.

Si tratta di sostanze che aiuterebbero in particolar modo le studentesse.
Insomma occhio all’alimentazione, perchè assumere zinco e ferro può contribuire a combattere ansia, stress e spossatezza.

Quali sono gli alimenti ricchi di queste sostanze? Cereali, fagioli e carne rossa.
Si tratta di uno studio che ha preso in esame 40 studentesse in età scolastica, realizzato dal Servizio di Fisiopatologia Metabolico-nutrizionale dell’Istituto Scientifico di Montescano e pubblicato sulla rivista scientifica Current Topics in Nutraceutical Research.

Ebbene pare che chi assume queste sostanze in quantità elevata riesce a migliorare le proprie prestazioni in matematica e in italiano scritto. Per quel che riguarda lo zinco, si tratta di una sostanza che aiuta con la matematica ma non con l’italiano.

Roberto Aquilani, responsabile del servizio di fisiopatologia metabolico-nutrizionale della Fondazione Maugeri, spiega che non bisogna sottovalutare la dieta. Infatti “è stato anche dimostrato che la carenza di ferro riduce il rendimento scolastico, mentre l’integrazione di ferro, quando manca nella dieta, migliora le performance”.

Il motivo per cui lo studio si è concentrato in particolar modo sulle studentesse è da ricercare nel fatto che le donne, rispetto agli uomini, sono più carenti n genere di queste sostanze sia per una dieta diversa sia a causa dei cicli mestruali.

Gli esami sono stati condotti su quaranta studentesse di età media di 14 anni. Ebbene pare proprio che coloro le quali hanno introdotto queste sostanze nella dieta hanno avuto un miglioramento nei risultati scolastici rispetto a chi non l’ha fatto.