Il sì della Camera al Rendiconto con soli 308 voti spinge Berlusconi alle dimissioni annunciate e poi smentite nei giorni scorsi. Ci sono stati ben 321 non votanti, un numero che ha superato quello di appoggio al Governo e che quindi costituisce una severa bocciatura per il presidente del Consiglio.

Il Quirinale ha emesso una nota in seguito all’incontro di Napolitano con il premier: “Il presidente del Consiglio ha manifestato al capo dello Stato la sua consapevolezza delle implicazioni del risultato del voto odierno alla Camera”.

Berlusconi avrebbe “espresso viva preoccupazione” per “l’urgente necessità di dare puntuali risposte” all’Unione europea con l’approvazione “della legge di Stabilità”.

“Una volta compiuto tale adempimento il premier rimetterà il suo mandato” al Presidente Giorgio Napolitano che “procederà alle consultazioni di rito dando la massima attenzione alle posizioni e alle proposte di ogni forza politica”. Insomma si apre una nuova fase politica con la maggioranza che ha preso atto della situazione e con l’opposizione che adesso dovrà prendere alla svelta delle decisioni interne per farsi trovare pronta all’eventualità di elezioni anticipate.